Enrico Perego dice addio alla politica locale e per Arcore è una notizia. Nei giorni scorsi lo storico volto della Lega, ex sindaco, ha rassegnato le sue dimissioni da consigliere comunale, ruolo che ha ricoperto all’opposizione nella giunta Colombo bis ma anche in altri mandati elettorali, dagli anni ’90 a oggi.
Con il suo abbandono del Palazzo se ne va un pezzo della storia politica locale nato nel 1993 con l’elezione a sindaco nel periodo d’oro della Lega Nord. Figura decisa, non troppo diplomatica, appassionata della politica, Perego oggi si dice un po’ deluso: «in fondo dopo tutta la nostra lotta la Lombardia è ancora incastrata in uno stato centralizzato», ancora leghista, fino al midollo.
Le motivazioni dell’addio però sarebbero in gran parte personali. L’arrivo dello smart working ha dato il via libera a un trasferimento sul quale Perego e la moglie stanno ancora ragionando, «forse l’estero – ha detto il lumbard – o forse il centro Italia. Di certo non in città ma in campagna, a contatto con la terra, un po’ un ritorno alle origini».
Un radicale e coraggioso cambio di vita. La casa è già stata messa in vendita e il futuro è da disegnare: «Ho 60 anni – dice Perego – non sono giovane ma nemmeno vecchio. Per un nuovo progetto, ora o mai più».
Dopo l’esperienza da sindaco, Perego ha fatto un periodo lontano dall’aula consiliare facendo il segretario, poi ha corso in testa al centrodestra alle amministrative del 2011 perdendo contro Rosalba Colombo. Nel Colombo bis è stato consigliere.