Acqua pubblica anche presso gli uffici del polo istituzionale di via Montevecchia a Monza: giovedì 9 febbraio sono entrati ufficialmente in funzione cinque erogatori per la distribuzione di acqua pubblica
installati da BrianzAcque, l’azienda pubblica partecipata che gestisce il ciclo idrico integrato in provincia di Monza e della Brianza. Con l’occasione brindisi inaugurale – rigorosamente con H2O – tra il prefetto Patrizia Palmisani, il questore Marco Odorisio, il dirigente della Sezione della Polizia stradale Mauro Livolsi e il presidente e amministratore delegato di BrianzAcque Enrico Boerci, accolto negli uffici della Prefettura.
BrianzAcque ha consegnato anche 350 borracce in alluminio per il personale
Consegnate inoltre 350 borracce in alluminio destinate al personale in servizio presso la Prefettura, la Questura e la Sezione della Polizia stradale di Monza, che potranno essere usate come contenitori per prelevare liberamente l’acqua. L’operazione ha la finalità di promuovere il consumo della buona acqua di
rete e ridurre l’utilizzo di contenitori usa e getta e l’inquinamento. Gli erogatori self service forniscono acqua liscia e gassata, sia fresca che a temperatura ambiente, sottoposta ad accurate analisi di laboratorio ed a controlli, ulteriormente affinata attraverso un filtro meccanico che ne trattiene eventuali impurità grossolane, un filtro a carboni attivi per eliminarne possibili odori e sapori sgradevoli e infine una lampada a raggi UV per la sanificazione finale prima della distribuzione.
Il ringraziamento del prefetto al presidente BrianzAcque
«Ringrazio il Presidente Enrico Boerci per la disponibilità e la straordinaria sensibilità mostrata»
ha dichiarato il prefetto Palmisani «Sono particolarmente orgogliosa dell’intesa raggiunta tra la Prefettura e BrianzAcque, che contribuirà a migliorare l’esperienza quotidiana all’interno degli uffici del personale del Ministero dell’Interno in servizio presso la Prefettura, la Questura e la Sezione della Polizia stradale di Monza, e che permetterà a ciascuno di noi di mettere in atto comportamenti improntati ad una maggiore sostenibilità ambientale dei consumi».