Protocollo carcere: con l’avvio fino al 29 maggio, nella sede dell’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili di via Lario, di un corso di orientamento all’autoimprenditorialità e la Cisco Academy in pieno svolgimento, da febbraio, nella casa circondariale di Monza, si sta concretizzando l’iniziativa che a maggio del 2018 aveva visto 23 enti firmatari, tra i quali, novità assoluta, numerosi attori economici. Si tratta di moduli formativi per il reinserimento sociale e lavorativo di persone ex detenute, detenute e in esecuzione penale.
Quindici i soggetti coinvolti, due donne, tra i 21 e i 64 anni di età, selezionati dal Uepe (Ufficio interdistrettuale esecuzione pene esterne), alcuni residenti in provincia, uno di origine straniera.
Tutti in possesso di licenza media inferiore, sognano di fare il barista, il falegname, il meccanico o la parrucchiera e con i corsi avranno tutti gli strumenti per districarsi agevolmente nel mondo del lavoro ”fonte di dignità sociale” se è vero come è vero, secondo quanto detto da Severina Panarello, direttore Uepe, che con una pena alternativa si registra mediamente solo il 19% di recidiva criminale contro il 75% di chi sconta negli istituti di pena.
«L’avvio dei due progetti è il frutto del lavoro di rete e un esempio di concretezza affinchè ci sia un’esecuzione penale operosa, aperta all’esterno e rispettosa della dignità delle persone visto che la recidiva è il male assoluto della collettività» ha dichiarato un soddisfatto Giuseppe Airò, presidente della sezione dibattimentale del Tribunale di Monza, tra i firmatari del Protocollo.
Il corso (7 incontri per 14 ore totali, volto tra l’altro alla creazione di impresa o all’apertura di partita Iva) è stato spiegato da Silvia Gabbioneta, responsabile del centro per l’impegno di Monza e Brianza per Afol che ha tra l’altro già sperimentato un corso simile direttamente in carcere dove ha attivato uno Sportello lavoro: «Abbiamo condiviso l’idea del corso perché nel corso degli anni la richiesta delle aziende e dei cittadini di Monza e Brianza si è profondamente modificata, siamo passati da una richiesta di lavoro dipendente a una di lavoro intraprendente» ha detto tra l’altro. In cattedra si avvicenderanno esperti e professionisti di Assolombarda (per il modulo “Dall’idea all’Impresa”) dell’Ordine dei commercialisti (“Tipologia d’Impresa” e “Fiscalità Finanza”), di Unicredit ed Unigens, l’associazione di volontari che lavorano o hanno lavorato nell’istituto di Credito (“Competenze bancarie di base” e “Finanziamenti all’imprenditoria”) ed esperti di Confartigianato (“Marketing e Comunicazione”).
Soddisfazione è stata espressa anche da Fabio Colombo, vicedirettore del presidio territoriale Monza di Assolombarda: «Elogio il valore della rete e della concretezza brianzola che hanno permesso di fa partire già due progetti , uno con una azienda nostra associata e molto importante per il territorio come Cisco. Oggi Assolombarda con questo corso mette a disposizione competenze, testimonianze e risorse. Si tratta delle prime iniziative di un modello primo e unico in Italia che potrebbe essere esportato anche in altre parti del territorio».
Illustrata anche l’esperienza Cisco Academy, percorso di formazione specialistica per ottenere una certificazione per operare su sistemi Ict, è già in pieno svolgimento (e si concluderà a dicembre 2019) nella casa circondariale di via Sanquirico ed è rivolta a 11 detenuti tra i 30 e i 50 anni (con Unicredit che ha donato le 13 postazioni pc per svolgere l’iniziativa).
Paolo Ferrario (Apa Confartigianato imprese Milano Monza Brianza) ha aggiunto: «Fare rete è per la Brianza un valore che poi riverbera azioni significativa anche di carattere sociale». «Si tratta di un corso molto interessante che permetterà a chi lo frequenta di avere tra le mani qualcosa di concreto», ha commentato Federico Ratti, presidente dell’Ordine dei Commercialisti che ospita l’iniziativa