È stata inoltrata giovedì 14 dicembre la lettera che la consulta di Triante ha inviato all’attenzione del prefetto, Patrizia Palmisani, del sindaco di Monza, Paolo Pilotto e dell’assessore alla Partecipazione, Andreina Fumagalli, firmata a nome del coordinamento da Pantaleo Bruno Troia e Angelo Tritto. Una missiva condivisa da tutta la consulta che raccoglie i timori e le preoccupazioni del quartiere in vista della possibile (ma ancora non confermata) apertura di un centro di accoglienza per migranti in via Monte Oliveto.
Monza: migranti in via Monte Oliveto, le domande dei cittadini
«A nome di tutti i cittadini di Triante chiediamo maggiori informazioni». Si apre così la lettera, puntando subito l’attenzione sul mancato coinvolgimento del quartiere. «Siamo molto preoccupati perché dalle informazioni a disposizione si parla di numeri molto alti. Il quartiere di Triante – si legge – con i suoi abitanti è capace di grandi slanci di solidarietà e soccorso, ma in maniera equilibrata».
A preoccupare i triantini è soprattutto il presunto numero di migranti che la struttura potrà ospitare. «Se così sarà prevediamo che saranno molti di più i problemi che una tale scelta porterà che non i benefici di gestione e accoglienza dei richiedenti asilo».
Al prefetto i residenti del quartiere chiedono anche informazioni riguardo la composizione del gruppo di persone che verrà ospitato nel centro, e la durata della permanenza.
«L’accoglienza diffusa concorre all’aumento della qualità dell’accoglienza e favorisce l’integrazione di queste persone nel tessuto triantino».
Monza: migranti in via Monte Oliveto, chiesto incontro di chiarimento
La lettera si chiude con la richiesta di un incontro di chiarimento a nome della consulta di Triante, per poter «condividere le nostre osservazioni che narrano di famiglie, madri, padri, nonni, cittadini molto spaventati e preoccupati per una eventuale bomba di degrado sociale e del territorio».