Monza: no all’unanimità del consiglio comunale al centro migranti in via Monte Oliveto

Il consiglio comunale di Monza ha votato all'unanimità una mozione che stoppa un centro migranti in via Monte Oliveto.
Ex sede Cgil via Monte Oliveto Monza
Ex sede Cgil via Monte Oliveto Monza

Nella palazzina di via Monte Oliveto a Monza non potranno essere stipati cento migranti: lo ha stabilito lunedì il consiglio comunale che, con una mozione votata all’unanimità, ha espresso la propria contrarietà a «un’accoglienza massiva» e ha invitato il sindaco Paolo Pilotto e la giunta a sollecitare la prefettura a individuare soluzioni che favoriscano l’integrazione e l’inclusione tramite la distribuzione dei richiedenti asilo in appartamenti e piccoli centri. Nei progetti, ha precisato l’aula, dovranno essere coinvolti i comuni «che fino a oggi si sono dimostrati refrattari all’emergenza».

Monza: no all’unanimità, tensione per l’assenza del sindaco in aula

La soddisfazione bipartizan per la condivisione del testo firmato da tutti i gruppi, illustrato dal democratico Angelo Imperatori e dall’ex sindaco Dario Allevi, ha ceduto ben presto il passo alle rimostranze del centrodestra per l’assenza del primo cittadino, impegnato in una cena di Assolombarda. Con il passare del tempo il nervosismo di una parte dell’opposizione è cresciuto, così come l’imbarazzo di alcuni esponenti della maggioranza.

«La sua presenza – ha affermato il forzista Pierfranco Maffè – sarebbe stata un segnale importante dato che è lui che rappresenta la città davanti al prefetto». «Il sindaco – ha replicato il democratico Marco Riboldi – eseguirà quello che chiede il consiglio».

Monza: no all’unanimità, la posizione della giunta

La posizione della giunta è stata precisata dall’assessore al welfare Egidio Riva che ha confermato quanto detto due settimane prima: «Solo pensare di sistemare cento migranti in quegli spazi, con una doccia e un water ogni dieci persone è indegno, indecente, indifendibile e preoccupante» ha dichiarato. Dopo il sopralluogo effettuato con il vicesindaco Egidio Longoni, ha aggiunto, il Comune con una ordinanza ha sospeso le opere nella palazzina in quanto la cooperativa Intesa Sociale non ha ancora firmato alcuna convenzione con la Prefettura.

Le sue parole e i 29 voti a favore incassati dalla mozione non sono stati sufficienti a smorzare le polemiche: «L’assenza di Pilotto – ha commentato martedì Alleviè di una gravità assoluta. Io in cinque anni non ho mai saltato una seduta perché per me il consiglio aveva la priorità su tutti gli impegni istituzionali. Lui, oltretutto, sapeva che avremmo discusso il documento, avrebbe potuto fare un saluto da Assolombarda e venire in aula: forse non ha voluto votare per non disturbare il prefetto? Fare il sindaco è complicato e faticoso, ma non si può mettere la testa sotto la sabbia e non far sapere il proprio pensiero».

Monza: no all’unanimità, la replica del sindaco Pilotto

«Ho fatto tardi non perché ero a cena ma perché stavo parlando con alcuni imprenditori – ha replicato il primo cittadino – chi si diverte a fare illazioni telefoni a quei sindaci che negli ultimi sette mesi non hanno accolto un solo migrante e li convinca a ospitarne qualcuno in modo da ridurre la pressione su Monza, Camparada, Concorezzo, Desio e Limbiate».