La sera di Springsteen nel Parco: “Ciao Monza”, No surrender e la promessa del Boss
Tre ore nette di musica senza fermarsi. Bruce Springsteen ha onorato così il concerto all’autodromo di Monza, nel Parco, di martedì 25 luglio, ultima data del tour europeo. Sul palco con la E Street Band una manciata di minuti dopo le 19.30, ha esordito con “Ciao Monza” e poi via alla musica con No surrender, quasi l’invito alla città a non arrendersi ai disastri provocati dal maltempo negli ultimi tre giorni e a ripartire subito. Monza al centro dello show, nome ripetuto più volte. Poi la solita lunga scaletta tra brani storici e altri dall’ultimo lavoro Letters to you. Rock’n’roll, blues, ballad, riflessioni sulla morte e sulla vita. Fino alla promessa: “Torniamo presto“.
La sera di Springsteen nel Parco: il deflusso difficile
Per la gioia del pubblico che alla fine avrà avuto modo di pensarci nella coda che si è formata all’uscita dal prato della Gerascia: un imbuto che ha fatto convogliare i 70mila presenti tutti nella direzione del sottopasso (verso il Mirabello) per un deflusso poco agevole, pur all’inizio scorrevole e sotto gli occhi di organizzazione e forze dell’ordine. Una situazione che, se a monzesi e brianzoli è nota, non ha risparmiato le critiche per la gestione dell’uscita.