Springsteen a Monza: pubblico da tutto il mondo, cosa succede il 25 luglio

Pochi giorni al concerto alla Gerascia di Bruce Springsteen. Il promoter storico in Italia, Claudio Trotta, racconta cosa succede il 25 luglio a Monza.
Concerto Bruce Springsteen a Monza conferenza stampa
Concerto Bruce Springsteen a Monza conferenza stampa

Sarà «un’esperienza, una giornata certamente lunga e da ricordare, un evento da vivere sintonizzandosi sulla giusta filosofia» dice il suo promoter storico Claudio Trotta di Barley Arts.

Springsteen a Monza: qualche numero dall’estero

Insomma no, quello di Bruce Springsteen alla Gerascia non sarà un semplice concerto. Ma non lo sono mai: quelle vissute con Springsteen sono vere e proprie prove, dirette da quel signore settantenne del New Jersey che con una chitarra in mano e la sua E Street Band al fianco sa tenere in pugno settantamila persone. Tante ne sono attese martedì al parco di Monza, da tutta Italia e da tutto il mondo (qui tutto quello che di pratico c’è da sapere). Continua Trotta, che ha portato il Boss per la prima volta in Italia nel 1999: «Oltre 2.100 persone arrivano dall’Inghilterra, quasi 1.400 dalla Spagna, altri mille dagli Stati Uniti e dalla Francia, anche 23 dall’Argentina e 200 dalla Grecia dove Bruce non è mai stato».

Springsteen a Monza: data finale del tour in Europa

Numeri che martedì faranno di Monza il centro del Vecchio continente: «Anche perché sarà la data finale di questo tour in Europa – sottolinea il promoter – Fin dai primi contatti, ho sempre invitato a tenere aperta la città, a cogliere ogni possibilità di questo evento internazionale. Una ricerca fatta dalla Camera di Commercio di Ferrara (la prima delle tre date italiane nel mese di maggio, purtroppo nei giorni del maltempo sull’Emilia Romagna, ndr) ha calcolato l’indotto del concerto in 10 milioni e 530mila euro. È assolutamente una grande occasione».

Springsteen a Monza: nel mese di aprile il sopralluogo decisivo

Per arrivare allo show del 25 luglio la strada è partita da lontano. Nel mese di aprile l’ultimo, o il penultimo, step prima del live con il sopralluogo al parco di Monza di George Travis, il manager di Springsteen al suo fianco dal 1978. La visita in città in un’andata e ritorno dagli Stati Uniti in due giorni per dire “ok”, dopo un anno di lavoro e quasi un anno dopo l’apertura della vendita dei biglietti evaporati in una manciata di settimane.

Springsteen a Monza: «Riappropriarsi della gioia di partecipare a qualcosa che ci fa stare meglio»

Bruce Springsteen
Bruce Springsteen

«Quella di Monza è stata la scelta migliore – dice Trotta Uno spazio meraviglioso, in uno dei parchi cintati più grandi d’Europa. Il lavoro per questo tour è iniziato ad aprile 2022 e, noi come tutti, abbiamo iniziato a muoverci in un momento molto particolare e mai visto per la musica italiana dal vivo: dopo lo stop forzato causato dal Covid, si è registrato un numero di spettacoli enorme. Con i recuperi di chi si era trovato a rinviare il tour negli stadi, come Tiziano Ferro che avrebbe dovuto suonare a San Siro nel 2020, ma anche con un notevole ricambio: di pubblico, di maestranze, anche di artisti che in tempi piuttosto ristretti hanno conquistato l’interesse di un numero notevole di persone. Questo evento sarà l’occasione per riappropriarsi della gioia della condivisione della bellezza e di partecipare a qualcosa che ci fa stare meglio».

Un sassolino da rispedire a chi in questi mesi, approfittando della cassa di risonanza dei social, ha calcato la mano sulla scelta di Monza in vece di uno stadio (uno a caso, San Siro).

Springsteen a Monza: arrivare preparati all’evento

«Sarà una esperienza complessivamente positiva, studiata per godersi il parco: chi arriverà prima avrà le zone comfort per ingannare l’attesa in aree con ombra, ristori, nebulizzazione, migliaia di bottigliette d’acqua distribuite gratuitamente. È un evento di massa a cui bisogna arrivare preparati e per questo abbiamo approntato una app gratuita continuamente aggiornata con tutte le informazioni utili. Quello che consigliamo è di seguire i percorsi indicati, non improvvisare, soprattutto al ritorno, seguendo l’illuminazione delle torri faro. Bisogna sintonizzarsi, e sarà bellissimo».

Where do you get the energy Bruce?”, dove trovi l’energia? Lo ha scritto una fan sui social dopo uno dei concerti nel nord Europa, in Svezia. La risposta, collettiva, martedì sera.