Nico Acampora e il progetto Pizzaut candidati all’Ambrogino d’Oro

C’è anche Nico Acampora tra i candidati all’Ambrogino d’Oro 2021, la massima onoreficenza milanese. Chi sono gli altri nomi ed ecco perché Pizzaut sta facendo una rivoluzione.
Nico Acampora - foto di Pizzaut dalla pagina Facebook ufficiale
Nico Acampora – foto di Pizzaut dalla pagina Facebook ufficiale

C’è anche Nico Acampora tra i candidati all’Ambrogino d’Oro 2021, la massima onoreficenza milanese che viene consegnata nella giornata del santo patrono il 7 dicembre. Il nome del fondatore del progetto PizzAut, muggiorese di residenza, è stato presentato dai banchi della maggioranza, da un consigliere del Pd. A Milano c’è tempo fino a mercoledì per avanzare le candidature che vengono vagliate fino a comporre la rosa delle quindici medaglie d’oro e venti attestati.


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Acampora è papà di un bambino autistico e da questa esperienza personale ha lanciato un movimento a suo modo rivoluzionario. Da associazione attenta ai temi dell’inclusione, che si era conquistata i primi onori delle cronache con la partecipazione in tv al programma Tu sì que vales, Pizzaut è diventata la prima pizzeria in Italia gestita da ragazzi autistici e anche laboratorio di inclusione sociale. Prima apertura, nonostante gli ostacoli della pandemia, nel maggio 2021 a Cassina de’ Pecchi e seconda in arrivo a Monza, nell’area ex Philips (come svelato dal Cittadino nelle settimane scorse).

Ma la rivoluzione partita dalla pasta lievitata è arrivata anche in Parlamento per stimolare a una proposta legislativa per il supporto dell’inclusione in ambito lavorativo, nelle aziende con collaborazioni per lo sviluppo di tecnologie ad hoc, nelle università e nei Ted dedicati al racconto di progetti di successo, nei supermercati con un progetto con Coop – anche in questo caso, il primo in Italia – per rendere autism friendly i negozi.

Si scrive Nico Acampora ma si leggono insieme tutte le famiglie coinvolte nel progetto, i sostenitori che si sono appassionati in tutta Italia (e tanto a Monza). E la moglie infermiera Stefania (per lei e per tutti i colleghi sanitari in epoca di stretta emergenza covid la pizzeria mobile aveva sfornato pizze davanti all’ospedale San Gerardo) con i figli Leo e Giulia.

“Questa candidatura è bellissima – ha detto Nico acampora alla pagina facebook Pizzaut Nutriamo l’Inclusione – perchè rende visibili ragazzi autistici fino a ieri invisibili, riconosce l’impegno e le fatiche quotidiane delle famiglie, di tutte le famiglie e non solo quelle di PizzAut. È una candidatura importante se ci aiuta a sensibilizzare le Istituzioni, sulla necessità di diagnosi precoci, di terapie gratuite e tempestive, della necessità di insegnanti di sostegno ed educatori qualificati e presenti dal primo giorno di scuola. Non è quindi la candidatura di Nico Acampora, sarebbe per me immeritata, è la candidatura di tante famiglie e di un sogno che è diventato realtà, di una speranza di futuro che non c’era e adesso e concreta. Ringrazio il Consigliere Daniele Nahum che ha avanzato con coraggio e un pizzico di follia questa candidatura”.

Tra i candidati c’è anche Nicole Berlusconi, la nipote dei presidenti del Monza Paolo e Silvio Berlusconi, per la sua associazione-rifugio per cavalli abbandonati (candidata da Luca Bernardo, Forza Italia). E poi nomi tra i più variegati: da Renato Pozzetto a Alfonso Signorini, il calciatore Marco Materazzi, il giornalista Aldo Cazzullo e il diplomatico Tommaso Claudi, rimasto a Kabul anche dopo la caduta della città in mano ai talebani per aiutare l’evacuazione dei civili. Tra questi anche alcune attiviste dell’associazione Pangea Onlus.

“Noi membri dell’associazione siamo consapevoli che rimarrà solo una candidatura, non potrà che essere così visti i nomi importanti e prestigiosi candidati in questo 2021 “, scrivono ancora da Pizzaut. Però sarebbe un riconoscimento più che meritato.