Monza: nuova campagna di analisi, cinque ponti sul Lambro sotto osservazione

Partono le analisi per altri cinque ponti sul Lambro a Monza: non sono a rischio come quello di via Colombo ma avranno bisogno di interventi di manutenzione e consolidamento.
Ponte in via Aliprandi
Ponte in via Aliprandi Fabrizio Radaelli

I tecnici torneranno al lavoro sui cinque ponti sul Lambro delle vie Fermi, Visconti, Aliprandi, Zanzi e Annoni: nelle prossime settimane gli esperti della Emme Service spa di Bolzano effettueranno i carotaggi del livello stradale delle strutture, provini del calcestruzzo e della malta, indagini con il georadar, endoscopie, trazioni delle barre delle armature e delle travi, compressione dei mattoni per valutare quali interventi di manutenzione avviare la prossima estate per migliorare l’assetto dei manufatti.

L’azienda, incaricata dal Comune di condurre i rilievi che richiederanno un esborso di 47.800 euro, è la stessa che nel 2018 ha monitorato la quarantina tra ponti e cavalcavia di proprietà del municipio: proprio quel censimento, commissionato dall’amministrazione poco prima del rovinoso crollo del Morandi di Genova in cui sono morte 43 persone, ha rivelato la precarietà del ponte di via Colombo, chiuso immediatamente per scongiurare eventuali cedimenti, poi demolito e ricostruito.

Tre anni fa le cinque strutture che saranno nuovamente esaminate sono risultate sì in buono stato ma i tecnici hanno consigliato alla giunta monzese un’altra tornata di esami in modo da approfondire le loro condizioni. Nell’autunno 2019 sono state, quindi, eseguite le prove di carico: il transito a passo d’uomo di camion pieni di sabbia ha escluso ogni pericolo e, ora, piazza Trento e Trieste pianificherà alcuni interventi per evitare che le strutture attraversate ogni giorno da migliaia di veicoli si ammalorino.

«Si tratta – spiega il vicesindaco Simone Villa – di lavori già programmati: abbiamo le schede di ogni opera compilate nel 2018 quando gli esperti hanno indicato la necessità di avviare manutenzioni solo per queste cinque e hanno scartato la necessità di ricorrere a provvedimenti straordinari. I carotaggi e gli altri rilievi permetteranno di definire le riqualificazioni complessive da predisporre. In alcuni manufatti dovremo, probabilmente, inserire materiali per aumentare la robustezza delle strutture e in altri dovremo rifare la pavimentazione». Le opere vere e proprie dovrebbero svolgersi in estate quando l’intensità del traffico diminuirà: le opere, prevede l’assessore, non dovrebbero creare troppi disagi alla circolazione in quanto i ponti dovrebbero essere chiusi ad auto e camion solo in alcuni frangenti.

I fondi per le manutenzioni sono stati inseriti dalla giunta Allevi negli ultimi due bilanci: le magagne, ha ricordato più volte Villa, sono dovute alle mancate ispezioni di ponti e cavalcavia negli ultimi quarant’anni, mai previste dalle giunte che si sono succedute alla guida del municipio.