Monza, il sindaco Allevi: «Giovannini d’Oro per chi si è speso in prima persona per l’emergenza Covid-19»

Il sindaco di Monza Dario Allevi se li era immaginati diversi questi mesi tra il Monza promosso in B, i Giovannini d’oro e il Salone dell’auto. E annuncia già una festa di San Giovanni (24 giugno) tutta diversa.
Monza Premi san Giovanni 2019
Monza Premi san Giovanni 2019 Fabrizio Radaelli

Dal campionato di calcio ai Giovannini d’oro e al Salone dell’auto. Il sindaco di Monza Dario Allevi se li era immaginati diversi questi mesi. E annuncia già una festa di San Giovanni diversa per Monza: il 24 giugno sarebbe stata in programma la cerimonia per la facciata del duomo restaurata, il programma sarà rivisto e anche le benemerenze civiche, i Giovannini d’oro, saranno destinate a chi si è speso in prima persona per l’emergenza Covid-19.
Con il punto di domanda dei tradizionali fuochi di San Giovanni per cui nei giorni scorsi è andata deserta la gara per l’assegnazione dell’organizzazione.

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«In questi due giorni, tra una videoconferenza e l’altra, ho chiuso spesso gli occhi e ho pensato a come sarebbero state queste giornate senza l’arrivo del maledetto virus che ha stravolto la nostra esistenza», ha scritto il sindaco su facebook.

E poi: «Sarebbero stati i giorni dove una comunità intera avrebbe festeggiato una storica promozione dell’amata squadra di calcio, sarebbero stati i giorni dove avrebbe cominciato a muovere i primi passi l’organizzazione del Salone dell’Auto (ad oggi rinviato a fine ottobre), sarebbero stati i giorni dove il nostro Parco avrebbe avuto un’affluenza da record come da tradizione, sarebbero stati i giorni dove avremmo potuto ammirare la bellezza della facciata del nostro Duomo pronto a tornare al suo splendore originale dopo i lavori di restauro. Lavori che, da cronoprogramma, sarebbero dovuti finire in concomitanza con la festa del nostro patrono, San Giovanni. Già sognavo un 24 giugno senza precedenti ed invece dovremo rivedere completamente il programma. Una cosa però voglio anticiparla, quest’anno le massime benemerenze cittadine saranno destinate a chi si è speso in prima persona per l’emergenza Covid-19. Recupereremo tutto questo presto e lo faremo con ancora più gioia di stare insieme, prima però facciamo quest’ultimo sacrificio e rimaniamo a casa fino ai primi di maggio».