Dalla Parigi-Dakar al Rally dei Faraoni: a Villasanta sessant’anni di moto

Ottanta esemplari unici della Yamaha nel Museo Dune insieme a tanti cimeli, fotografie, libri e trofei legati agli storici raid: è stato allestito grazie alla passione e all’impegno di due collaboratori della Belgarda di Lesmo.
Angelo Caprotti e Filippo Colombo nel museo
Angelo Caprotti e Filippo Colombo nel museo Annamaria Colombo

Ottanta moto fuoristrada che hanno fatto la storia dei raid più affascinanti e impegnativi come la Parigi-Dakar, il Rally dei Faraoni e l’Atlas Rally. Esemplari della Yamaha racchiusi nel Museo Dune di Villasanta insieme a tanti cimeli, fotografie, libri e trofei legati alle avventure in terre lontane. L’area espositiva si trova in via Cellini ed è stata allestita grazie all’impegno e alla passione di Angelo Caprotti e Filippo Colombo, entrambi collaboratori della Belgarda di Lesmo.

Due piani in cui il tempo scorre in un immaginario viaggio su due ruote tra gli anni Sessanta e il Duemila. C’è la moto XT550, di Andrea Balestrieri, primo italiano ad arrivare al traguardo di Dakar nell’oramai lontano 1983, perfettamente conservata, così come un’altra XT500 risalente alla fine degli anni Settanta, primo esemplare importato dalla casa giapponese che ha preso parte anch’essa alla mitica avventura nel deserto verso il Senegal.

Ci sono anche moto bicilindriche degli anni Novanta, moto da cross, da rally e da regolarità. Un piccolo gioiello che si spera a breve possa ritornare a disposizione degli appassionati. Per ora lo si può ammirare solo virtualmente all’indirizzo: https://asimusei.it/museo/museo-dune-monza/