Coronavirus, gli aggiornamenti di domenica 22 marzo: muore sacerdote a Monza, crescono le vittime in Brianza. Creati al San Gerardo 40 posti di terapia intensiva. Contagiato dipendente comunale a Usmate. Bertolaso: «L’hub alla Fiera per combattere, non per portare le persone a morire»

Ora per ora, gli aggiornamenti sull’epidemia di Covid 19 nel territorio di Monza e Brianza per domenica 22 marzo 2020.
I nuovi letti di terapia intensiva aperti all’ospedale San Gerardo di Monza: in totale sono 40 i nuovi posti disponibili
I nuovi letti di terapia intensiva aperti all’ospedale San Gerardo di Monza: in totale sono 40 i nuovi posti disponibili

Ore 21.30 Cesano conta la sia prima vittima: si tratta di un uomo di 85 anni che si trovava ricoverato in ospedlae da qualche giorno. A comunicare il decesso è stato il sindaco Longhin attraverso la pagina Facebook del Comune.



Ore 19.40
Il bilancio del Comune di Cavenago: altri 7 cittadini sono risultati positivi al Covid 19, per un totale di 23 contagiati in paese. Inoltre, il paese conta un’altra vittima del Coronavirus.

Ore 18 Arrivano, come consuetudine, i darti di Regione Lombardia forniti dall’assessore Giulio Gallera. LEGGI QUI l’andamento dei contagi in Regione e a Monza e Brianza.

Ore 16.30 «Sarebbe troppo facile dire “l’avevamo detto”, ma finalmente ha prevalso ”prima la vita la salute” dell’economia. In queste settimane abbiamo continuato a ripetere alle istituzioni e alle associazioni datoriali ad ogni livello che era necessario fermarsi, che per tutelare il lavoro prezioso e insostituibile di coloro che sono in prima linea a garantire salute, sicurezza e alimenti alle persone, era necessario uno stop alle produzioni non indispensabili. Adesso, ancora con più determinazione, dobbiamo difendere le condizioni del personale impegnato nelle attività che non si fermeranno: sistemi di protezione, controlli sanitari e sicurezza sono le priorità e l’impegno dei prossimi giorni». Lo hanno scritto in un comunicato le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil della Lombardia. «Lo stop – proseguono – di oggi serve a ripartire domani, con ancor più determinazione e con la convinzione che ci viene dall’insegnamento di questi drammatici giorni: la imprescindibile necessità di un efficace sistema sanitario universale di qualità, garantito a tutte e tutti, un bene essenziale che il sindacato confederale continuerà a difendere».

Ore 16 Trenord ha comunicato le modalità per ottenere il rimborso degli abbonamenti di marzo mai utilizzati, o solo in parte usufruiti, a causa dell’emergenza Coronavirus. LEGGI qui la notizia completa.

Ore 15.15 Potrebbero aprire «entro la fine della prossima settimana» i primi moduli del grande hub di rianimazione dedicato ai pazienti Covid in via di allestimento all’interno dei padiglioni della Fiera di Milano. Lo ha spiegato Guido Bertolaso, consulente del governatore lombardo Attilio Fontana, mostrando in un video su Facebook il progetto del nuovo ospedale. «Le maestranze sono già all’opera, si lavora 24 ore su 24, giorno e notte, ventre a terra. Le attrezzature le stiamo reperendo in giro per il mondo. È un grande gioco di squadra che sta funzionando e che ci fa dire che, entro la fine della prossima settimana, siamo ottimisti nell’immaginare l’apertura dei primi quattro moduli di questo grande centro di rianimazione» ha spiegato Bertolaso.


Il progetto poi andrà avanti nella sua realizzazione fino ad arrivare a oltre 200-250 letti di terapia intensiva e sub intensiva: «Sarà una grande struttura dotata di tutti i servizi diagnostici per un centro di questo livello – ha detto Bertolaso – . Non abbiamo voluto creare un lazzaretto, capannoni con le brandine dove mettere quelli che non avevano più speranza e destinati a morire. È il contrario: vogliamo combattere fino in fondo fino all’ultima goccia di sangue, di sudore di fatica per riuscire a vincere questa drammatica guerra tutti insieme».

Coronavirus, gli aggiornamenti di domenica 22 marzo: muore sacerdote a Monza, crescono le vittime in Brianza.   Creati al San Gerardo 40 posti di terapia intensiva. Contagiato  dipendente comunale a Usmate. Bertolaso:  «L’hub alla Fiera per combattere, non per portare le persone a morire»
Don Franco Carnevali

Ore 15
È morto il parroco della comunità pastorale Santissima Trinità d’amore di Monza, che comprende le parrocchie di San Carlo dove abitava, Sacro Cuore di Triante e San Giuseppe. Don Franco Carnevali, originario di Legnano, è morto nella mattinata di domenica 23, all’età di 68 anni. LEGGI qui la notizia.

Ore 14.45
Chiusa per Coronavirus l’ItalCoop di Triuggio. Una dipendente è stata contagiata e la direzione, sabato 21 pomeriggio, ha deciso per la chiusura del punto vendita in attesa di disposizioni da parte dell’Ats. LEGGI qui la notizia.

Ore 14.44 Diretta da Palazzo Lombardia del governatore Attilio Fontana e del vicepresidente regionale Fabrizio Sala. RIGUARDA la diretta qui.

Coronavirus, gli aggiornamenti di domenica 22 marzo: muore sacerdote a Monza, crescono le vittime in Brianza.   Creati al San Gerardo 40 posti di terapia intensiva. Contagiato  dipendente comunale a Usmate. Bertolaso:  «L’hub alla Fiera per combattere, non per portare le persone a morire»
Don Franco Carnevali

Ore 13.15 «Per far fronte all’incremento dei casi, Regione Lombardia ha chiesto alla ASST Monza di attivare in emergenza altri 40 posti letto aggiuntivi di terapia intensiva. È stato quindi predisposto e approvato dalla Regione, un progetto articolato in due fasi, la prima da 16 posti letto e la seconda da 24 posti letto». Così l’azienda sanitaria monzese su Facebook
«I primi 16 sono pronti al quarto piano della nuova Palazzina Accoglienza dell’ospedale San Gerardo di Monza ed operativi da lunedì 23 marzo. Gli altri 24 saranno pronti tra 7/10 giorni circa, appena arriveranno gli altri rinforzi di personale necessari e le tecnologie da parte di Regione Lombardi»a.

Coronavirus, gli aggiornamenti di domenica 22 marzo: muore sacerdote a Monza, crescono le vittime in Brianza.   Creati al San Gerardo 40 posti di terapia intensiva. Contagiato  dipendente comunale a Usmate. Bertolaso:  «L’hub alla Fiera per combattere, non per portare le persone a morire»
Don Franco Carnevali



Ore 12.30
Sanificazione e avvisi. Il Comune di Limbiate continua a mettere in campo tutto quello che è in suo potere per contrastare l’epidemia di Covid-19. «Sono proseguite per tutta la settimana le attività di sanificazione delle strade cittadine, che il Comune di Limbiate e Gelsia Ambiente hanno programmato come da calendario della pulizia stradale ordinaria» ha annunciato il municipio, spiegando che sabato «mattina, il mezzo e gli operatori hanno provveduto alla sanificazione delle piazze». Inoltre proseguono gli appelli via megafono di Protezione civile e Polizia locale a tutti i limbiatesi di restare a casa.



Ore 11.50
Nonostante la quarantena, non si ferma l’attività degli spacciatori di droga a Monza. Che però devono fare i conti con il massiccio spiegamento di forze dell’ordine nelle strade deserte della città.

Ore 11.40 «La situazione è grave, ma Vimercate risponde con generosità e sono già più di cinquanta i volontari che si sono offerti di prestare il proprio servizio e che in queste ore Avps sta contattando e formando: quindici di loro sono già al lavoro per noi». Così il sindaco vimercatese Francesco Sartini fa il punto sull’emergenza nel suo Comune. «Dall’ospedale non arrivano buone notizie, perché i casi sono ancora tantissimi, anche se, per quanto riguarda i cittadini di Vimercate, non si registrano aumenti».


Poi, una bella notizia: «L’emergenza sangue è superata, grazie alla generosità di tantissime persone: questo resta un fronte sensibile, ma sotto controllo. Un grazie speciale a tutte le persone che lavorano per l’ospedale, il personale sanitario e i soccorritori in prima linea, ma anche tutti i fornitori, i tecnici, i manutentori, chi si occupa delle pulizie, della cucina, dei servizi, che stanno contribuendo in modo eroico a sostenere questa battaglia, con turni raddoppiati e interventi in emergenza. Vinceremo questa guerra anche grazie al loro impegno».

Ore 11.30 Un dipendente comunale di Usmate, non residente in paese, è risultato positivo al Coronavirus. Lo ha comunicato il sindaco Lisa Mandelli in una nota. «Per la natura della sua attività – ha spiegato il primo cittadino ., questa persona non aveva né contatti con l’utenza né contatti diretti con la maggior parte del personale operativo all’interno della struttura municipale. La questione sanitaria è in capo ad Ats mentre noi abbiamo provveduto in questo giorni ad effettuare un intervento di sanificazione del municipio a scopo cautelativo». Nessun nuovo vaso, invece, tra la popolazione: «I positivi restano 8» ha spiegato Mandelli.

Inoltre, visto l’incremento della richiesta « degli anziani e delle persone in isolamento di consegna di farmaci, pasti e spesa a domicilio», telefonando al numero 342-1497391, «il Comune con l’ausilio dei volontari della Protezione Civile è in grado di mettere in atto una rete di supporto per far fronte ad ogni necessità».

Ore 11.10 «Sono state emesse due nuove ordinanze, una dalla Regione, una dal Governo. Penso sia necessario che io vi dica che condivido i contenuti e credo che sia giusto comportarci in questo modo e attenerci a queste regole». Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato la nuova stretta imposta da Regione e Governo per contenere i contagi da Coronavirus. «Come ha detto il capo della Protezione Civile Borrelli il passaggio ulteriore, se mai ce ne fosse bisogno e io mi auguro di no, è una chiusura totale. Ma quando si dice chiudere tutto, vuol dire tutto, e lo dico ai tanti che ancora scrivono sui social, e scrivono ’chiudiamo tutto’ quattro punti esclamativi – ha concluso – . Riflettiamo su cosa può voler dire sulla nostra quotidianità»:

Ore 11 Come l’Italia, anche Amazon rallenta decidendo di concentrare la propria capacità «sui prodotti che hanno la massima priorità». E il colosso dell’e-commerce ha deciso anche di ridurre la qualità dello streaming del proprio servizio.

Ore 10.40
Primo morto ufficiale anche a Nova Milanese. Lo ha annunciato con un comunicato il sindaco Fabrizio Pagani.



Ore 10.27
Anche Cavenago piange un’altra vittima del Coronavirus. La ha comunicato il sindaco Davide Fumagalli: «Cari concittadini, purtroppo devo comunicarvi che sabato 21 è deceduta una persona ricoverata in ospedale che, anche se non residente, era abitante a Cavenago presso la sua famiglia a cui va la mia vicinanza e quella di tutta la nostra comunità. La comunicazione del decesso è già stata inoltrata al Comune di residenza del nostro concittadino in provincia di Agrigento al cui sindaco provvederò ad inviare una lettera di cordoglio a nome di tutta Cavenago».

Ore 10.15 È morto venerdì il padre di Mattia, paziente 1, il 38enne primo risultato positivo al Coronavirus in Italia. Da quanto si è saputo, papà Moreno è una delle 62 vittime del paese di Castiglione d’Adda, uno dei dieci comuni della zona rossa del lodigiano, causate dall’epidemia. La morte di papà Moreno arriva proprio mentre il figlio, che per settimane è stato in gravi condizioni nella terapia intensiva al San Matteo di Pavia, sta per essere dimesso

Ore 10
Primo morto a Meda. Lo ha comunicato il sindaco, Luca Santambrogio: «Purtroppo, dobbiamo registrare a Meda il primo decesso a seguito di positività al COVID-19. A nome mio e di tutta la città rivolgo le condoglianze ed esprimo vicinanza ai familiari per il grandissimo dolore. Dobbiamo aggiornare, inoltre, il numero dei contagiati che da 8 passa a 12. A tutti loro un augurio di pronta guarigione e di ritorno, il prima possibile, ad una vita normale».