Non è cominciato bene per il Seregno il ciclo di ferro che dirà probabilmente una parola certa sul suo futuro stagionale. Al Ferruccio, gli azzurri sono stati superati 2-1 dal Padova, damigella d’onore del Sudtirol, capolista del girone A, al termine di una gara bella da vedere e combattuta.
In vantaggio al 32’ del primo tempo con una prodezza di Roberto Marino, i brianzoli sono stati raggiunti 7’ più tardi da Antonino Chiricò, che ha capitalizzato con un sinistro al bacio una punizione dai venticinque metri. Nella ripresa, poi, dopo pochi secondi, Fabio Ceravolo ha approfittato di un errore della difesa di casa, appena sistemata con una linea a quattro dal tecnico Alberto Mariani, in luogo del tradizionale schieramento a tre, ed ha firmato il definitivo sorpasso. Un’opzione, questa della retroguardia a quattro, che non era stata mai proposta in precedenza e che ha lasciato qualche perplessità, visti il risultato in bilico e la forza dell’avversario.
«Una ripresa come la nostra – ha commentato al termine Mariani – deve regalarti almeno un pareggio, contro una squadra mostruosa come il Padova. Le abbiamo palleggiato in faccia ed avremmo meritato un punto. Ho cambiato a fine primo tempo perché Matteo Mandorlini era in difficoltà ed aveva preso un’ammonizione, per cui abbiamo messo i quattro dietro, giocando con il trequartista e due attaccanti. Volevo dare ai ragazzi un segnale che avremmo potuto vincerla. Il gol incassato subito non ci ha fatto uscire dalla partita, anzi i miei hanno fatto quello che dovrebbero fare sempre».
Per il Seregno, che mercoledì 16 febbraio, alle 18, è atteso da un delicatissimo turno infrasettimanale a Mantova, si è trattato dell’ottava sconfitta casalinga in campionato, che ha prolungato una striscia negativa complessiva che si protrae da otto match, in cui ha conquistato appena tre punti. Ora Andrea Cocco e compagni sono diciassettesimi a quota venticinque, comunque con un solo punto di ritardo dalle posizioni che garantiranno a fine torneo la salvezza diretta e addirittura a soli tre punti dal decimo posto.
Occorre però per raddrizzare la situazione una rapida inversione di tendenza ed in questa ottica i positivi esordi di Antonio Balzano e Sergio Uyi sono apparsi incoraggianti, mentre Zé Gomes, appena subentrato, è parso in ritardo rispetto ai compagni.