Un ricorso al collegio di garanzia del Coni, per chiedere il rispetto del format del campionato di Lega Pro con tre gironi da venti squadre l’uno e la conseguente bocciatura della delibera che il consiglio federale della Federcalcio ha adottato lo scorso 7 agosto, con la quale è stato deciso invece di limitare l’ammontare delle partecipanti a quota cinquantaquattro.
Lo ha presentato lunedì il Seregno, che ha scelto di affidarsi all’avvocato Cesare Di Cintio, lo stesso legale che un anno fa ottenne per conto del Novara che il novero delle contendenti iscritte al torneo di serie B rimanesse di ventidue formazioni, anche se poi al posto dei piemontesi fu ripescato il Vicenza.
Difficile è stabilire quale possa essere la sorte dell’istanza avanzata dalla società brianzola, che solo poche settimane fa ha visto bocciata la sua domanda di ripescaggio, nonostante il versamento del contestato contributo a fondo perso di 500mila euro, a causa della mancata rispondenza dello stadio Ferruccio alle norme della Lega Pro.
Di certo c’è che i brianzoli hanno accompagnato il loro ricorso con la richiesta di una discussione da calendarizzare il prossimo 3 settembre, a soli tre giorni dalla prima giornata del terzo torneo professionistico del calcio italiano: uno slittamento del via non è pertanto da escludere. Il Seregno ha inoltre avanzato contestualmente una domanda di ammissione alla Lega Pro, per coprire il posto lasciato vacante dal Castiglione, che dopo aver vinto il girone B della serie D pochi mesi fa ripartirà dalla terza categoria.
La stessa richiesta è stata inoltrata da Fondi, Sambenedettese, Taranto, Viterbese e Monopoli, con quest’ultimo che appare il favorito da questo punto di vista, in quanto finalista sconfitto dei playoff nell’ultima stagione di serie D (il Sestri Levante, vincitore, ha invece rinunciato). Se il Coni accogliesse il ricorso dei lombardi, tutte le candidate vedrebbero soddisfatte le loro aspirazioni.