Giro d’Italia 2020: il verdetto dell’Etna su Thomas e Yates

Il giornalista Gianfranco Josti racconta il Giro d’Italia per ilCittadinoMb.it: nella terza tappa il verdetto dell’Etna ha messo fuori dai giochi due grandi favoriti.
Ciclismo Giro d'Italia maglia rosa Joao Almeida - foto facebook/Giro d’Italia
Ciclismo Giro d’Italia maglia rosa Joao Almeida – foto facebook/Giro d’Italia

Gianfranco Josti, storica firma del Corriere della Sera e decano dei giornalisti di ciclismo, commenta il Giro d’Italia 2020 – ribattezzato Giro dell’incertezza – per ilCittadinoMb.it. Nella terza tappa il verdetto dell’Etna ha messo fuori dai giochi due grandi favoriti. Sorride Nibali, maglia rosa da Ganna ad Almeida.

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Il verdetto dell’Etna è stato impietoso. Il vulcano più famoso d’Europa ha inghiottito nella sua bocca di fuoco le ambizioni del più accreditato aspirante alla vittoria finale, Geraint Thomas. Il gallese s’era rifiutato di partecipare al Tour de France (che aveva vinto nel 2018) perché avrebbe dovuto spalleggiare il capitano designato, il giovane colombiano Egan Bernal pretendendo i gradi di capitano nella corsa rosa, ma non aveva fatto i conti con la malasorte: caduto durante il trasferimento prima del via ufficiale, ha battuto violentemente il fianco sinistro, è stato prontamente soccorso dai medici del Giro che, proprio per prestargli le cure necessarie hanno fatto ritardare la partenza dell’attesissima tappa, Enna-Etna.

Per 125 dei 150 chilometri in programma, Thomas ha pedalato nel gruppo, scortato dai suoi compagni in apparenza senza denunciare problemi. Ma nel finale ha cominciato ad accusare i postumi del ruzzolone. A lungo Filippo Ganna ha cercato di pilotarlo per riprendere la coda nel gruppo nell’insidiosa discesa su Linguaglossa, impresa perfettamente riuscita ma ai piedi della lunga salita finale il gallese ha dovuto gettare la spugna tagliando il traguardo con un distacco abissale.

Fuori il favoritissimo, definitivamente. Ma fuori dai giochi anche un altro suddito della regina Elisabetta, Adam Yates. Lui non ha accusato alcun incidente, nessuna caduta, nessuna imprecazione contro la malasorte: semplicemente a lui s’è spenta la luce mentre si arrampicava sull’Etna, non è stato in grado di tenere le ruote dei rivali e così anche quest’anno ha riposto nel cassetto le sue ambizioni.

Il Giro dell’incertezza ci ha regalato un’altra perla: a conclusione della terza tappa la maglia rosa è passata dalle possenti spalle di Ganna, fedele gregario di Thomas a quelle del giovanissimo portoghese Joao Almeida. Per regolamento è l’unico che può sfoggiarla ma nella classifica a tempi divide il primato con il ventisette equadoregno Jonathan Caicedo, che si è presentato tutto solo sul traguardo. Il piccolo scalatore, connazionale ed emulo di Carapaz, inatteso vincitore del Giro 2019, è andato in fuga subito dopo il via con sette compagni d’avventura tra cui il siciliano Giovanni Visconti.
La tardiva reazione del gruppo dei grandi favoriti ha permesso ai due coraggiosi di non farsi riagguantare e di occupare i gradini più alti del podio in una delle tappe più attese e più difficili.

La tappa dell’Etna alla fine è risultata oltremodo positiva per Vincenzo Nibali che si è tolto di mezzo i due avversari più pericolosi. Per l’ultimo giorno da trascorrere in Sicilia, il menu del Giro propone una frazione tranquilla, Catania-Villafranca Tirrena, un traguardo che le ruote veloci attendono con ansia. Questo sulla carta, vedremo se il Giro dell’incertezza rispetterà i pronostici.

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