Max Verstappen vince (e domina dall’inizio alla fine) il Gran Premio del Messico di Formula 1. In una lunga gara interrotta dalla bandiera rossa, svoltasi nel torrido caldo pomeridiano di Città del Messico, l’olandese porta conquista la quinta vittoria (terza consecutiva) nel GP di casa del compagno di squadra, ritirato e disperato dopo un contatto in partenza con Charles Leclerc. Il ferrarista partito dalla pole position arriva invece terzo, alle spalle di Lewis Hamilton, senza riuscire anche questa volta a convertire la posizione del palo in una vittoria. Leclerc verrà anche indagato nel post gara per aver girato “in condizioni non sicure”, con una bandella semi-staccata nei primi giri a seguito del contatto con il messicano di Red Bull. La direzione gara deciderà però di non intraprendere nessun’azione ai danni del monegasco, confermando una classifica che vede alle spalle del pilota della Ferrari numero 16 il compagno di squadra Carlos Saninz, seguito da un incredibile Lando Norris in rimonta dalla penultima fila della griglia di partenza. Gara eccezionale anche per Daniel Ricciardo, che al suo secondo GP dal ritorno dall’operazione, e nel suo quarto GP dal ritorno in Formula 1 si classifica settimo alle spalle di George Russell, dopo aver lottato per circa metà gara per mantenere quella spettacolare quarta posizione conquistata in qualifica ma persa nella ripartenza.
F1, Gp del Messico: la partenza sprint delle Redbull
Un Gran Premio di Formula 1 perfettamente diviso in due tempi da una bandiera rossa prende il via alle 21 ora italiana sul tracciato dell’Autodromo dedicato ai fratelli Rodriguez di Città del Messico. Allo spegnimento dei semafori le due Red Bull (terza e quinta) scattano bene, mentre le due Ferrari, in prima fila, reagiscono peggio. Con Verstappen in sorpasso su Leclerc dall’interno e Perez in cerca della seconda posizione dall’esterno il monegasco si trova schiacciato a sandwich tra le due Red Bull all’imbocco della prima curva e, tenendo tutti e tre giù il piede, ad avere la peggio è l’eroe nazionale Checo Perez che vola letteralmente nella ghiaia, atterrando malamente e distruggendo una pancia della vettura. Nonostante tutto si rimette in pista, accodandosi in ultima posizione. L’obiettivo per il messicano è uno solo: portare a termine il GP di casa. Rientrato ai box sconsolato i meccanici gli fanno segno di scendere dalla macchina ma, per qualche minuto, prima di ritirarsi rifiuta questa opzione. Nel frattempo, in pista, Leclerc percorre cinque giri con l’alettone anteriore danneggiato nella parte sinistra (prima di perdere una bandella semi attaccata), mentre Ricciardo insidia la terza posizione di Sainz, a tiro DRS. A causa del caldo il GP del Messico si sta dimostrando una gara difficile per tutti i team, alle prese con il surriscaldamento del motore.
F1, Gp del Messico: la bandiera rossa e la ripartenza
Dopo l’inizio della finestra di pit stop, quando già entrambe le Ferrari sono rientrate in pit lane, è necessario in pista l’intervento della Safety Car, (che prima di tramutarsi in bandiera rossa, darà occasione a Verstappen di fermarsi per cambiare le gomme dimezzando il tempo necessario al pit stop). La Haas di Kevin Magnussen finisce in barriera a causa di un danno meccanico: il cedimento della sospensione posteriore sinistra. Il pilota illeso riuscirà a scendere da solo dalla macchina (distrutta e con un principio d’incendio), ma sarà necessaria l’interruzione della gara per ripristinare le barriere di sicurezza.
Alle 22.12 ora italiana prende il via per la seconda volta il Gran Premio del Messico, con partenza da fermo: Verstappen, leader della corsa, compie la seconda partenza perfetta di giornata mantenendo la propria prima posizione. Dopo dei tentativi di sorpasso, molto cauti, anche dietro al leader le cose restano invariate. Al giro 40 (dopo 5 giri dalla ripartenza) Verstappen è già volato via, Hamilton supera Leclerc, mentre Russell insidia senza successo Sainz. Nelle retrovie il pilota AlphaTauri Yuki Tsunoda butta l’ottava posizione per ripetere l’incidente di Perez, questa volta con il pilota McLaren Oscar Piastri. L’altra monoposto del team di Woking nel frattempo è in rimonta: Norris dal fondo della top ten inizia a macinare un sorpasso dietro all’altro, fino a portarsi, grazie ad un sorpasso stupendo a curva 6 ai danni di Russell, in quinta posizione. All’ultimo giro anche Ricciardo potrebbe superare Russell, a tiro DRS, ma la corsa terminerà cosi, con la prima posizione di Verstappen a 13 secondi da Hamilton, Leclerc, Sainz, Norris, Ricciardo, Piastri, Albon e Ocon.