Sotto il sole texano di Austin Max Verstappen vince il suo cinquantesimo Gran Premio di Formula 1 a soli 26 anni dopo aver recuperato ben cinque posizioni dalla piazzola in griglia di partenza. Una gara combattuta quella disputata nella prima serata italiana sul Circuit of the Americas che si conclude in modo atipico rispetto al trend della stagione 2023 con Verstappen vittorioso, ma senza un distacco abissale con i suoi rivali. La classifica ufficiale a fine gara recita che alle sue spalle è giunto il sette volte Campione del Mondo Lewis Hamilton a soli 2.225 secondi, terzo Lando Norris, che dopo aver gestito perfettamente una gara da leader parziale si trova a fare i conti con un crollo nel finale. Medaglia di legno per Carlos Sainz, mentre arriva sulla linea del traguardo solo sesto il polesitter Charles Leclerc.
A premiazione conclusa, tuttavia, è arrivata la notizia della squalifica di Hamilton e Leclerc per irregolarità del fondo delle loro monoposto, quindi la classifica ha visto il podio rivoluzionato, con Norris secondo e Sainz terzo.
F1, Gp degli Usa: Leclerc al via bruciato da Norris, Max ha problemi ai freni
La gara: bruciato ai nastri di partenza da Norris, Leclerc in partenza dalla prima posizione con la sua Ferrari numero 16, si trova da subito a battagliare con il compagno di squadra Sainz, partito indubbiamente meglio e risalito dalla quarta alla terza posizione. Con solo 16 piloti schierati in griglia (assenti le due Aston Martin e le due Haas per aver violato il parco chiuso e aver lavorato sulle monoposto nella notte) lo spegnimento dei semafori da il via ad una vera e propria bagarre: Norris e Leclerc, Sainz ed Hamilton, Ocon e Piastri. Questi ultimi a causa di un contatto proprio nelle fasi iniziali del Gran Premio degli Stati Uniti saranno costretti al ritiro per i danni riportati.
Mentre Norris inizia ad impostare il proprio passo gara pensando ad una plausibile eventuale rimonta di Verstappen, Hamilton si beve le due Ferrari senza troppa fatica arrivando alla seconda posizione virtuale. Anche l’olandese, a ridosso di Leclerc non ha molto da faticare per portare a termine un sorpasso, mentre l’unica che sembra reggere il passo di Red Bull è la McLaren di Lando Norris. Dopo essersi portato in terza posizione, con un undercut Verstappen dà inizio alla danza dei pit stop. Macinando giri veloci su giri veloci l’olandese conquista la testa della gara nel corso del 28esimo giro ma, alle prese con un problema ai freni non riesce a scivolare via come di consueto.
F1, Gp degli Usa: l’ordine di scuderia Ferrari, Leclerc non apprezza
Una strategia che si rivela fallimentare per Mercedes, forse forzata da quella messa in campo dal team di Verstappen, costringe il britannico sette volte detentore del Titolo Iridato alla doppia sosta portandolo quasi a giocarsi una solida seconda posizione. Tuttavia, il veterano, galvanizzato dagli incoraggiamenti del team via radio riesce a superare il connazionale di McLaren alle prese con un crollo prestazionale e rimettersi all’inseguimento dell’olandese più che mai infastidito dal problema ai freni. Anche il poleman Leclerc è vittima della strategia del proprio team al punto da ricevere via radio l’ordine di scuderia (per nulla apprezzato) di cedere il proprio quarto posto al compagno di squadra Carlos Sainz.
Verso la fine della gara si riaccende improvvisamente “l’altro” pilota Red Bull, Sergio Perez, più veloce sul giro rispetto a Verstappen, ma fino ad allora rimasto nel completo anonimato, mentre Aston Martin precipita verso il ritiro di Alonso, apice di un weekend da dimenticare.
Con un combattimento fino all’ultimo giro Verstappen conquista al COTA la sua cinquantesima vittoria di carriera in Formula 1, ennesimo record per un giovane pilota che tanto ancora ha da regalare a questo sport. Senza troppo tempo per riposare il Circus della Formula 1 si sposterà ora verso l’autodromo Hermanos Rodríguez dove il prossimo finesettimana andrà in scena il Gran Premio di Città del Messico.