F1, Gp Azerbaijan: vince Perez su Verstappen per il dominio Red Bull, poi Leclerc

Cambiano gli addendi ma non il risultato: a Baku vince Perez su Verstappen ed è sempre dominio Red Bull. Terzo Leclerc.
F1 Perez e Verstappen Red Bull - foto Vegetti/ilCittadinoMB
F1 Perez e Verstappen Red Bull – foto Vegetti/ilCittadinoMB

Sergio Perez vince il Gran Premio d’Azerbaijan dopo 51 giri all’insegna della supremazia delle Red Bull. Secondo Max Verstappen, questa volta meno veloce e costante del compagno di squadra messicano. Solo terzo il poleman Charles Leclerc, superato già dai primi giri, a riconferma anche quest’anno del triste primato Ferrari: non aver mai vinto a Baku, nonostante le tre (o quattro, se si considera la Sprint Race di sabato) Pole consecutive. 

F1 Gp Baku Classifica - Infografica Sara Colombo
F1 Gp Baku Classifica – Infografica Sara Colombo

F1, il via “tranquillo” del Gp d’Azerbaijan e l’inizio del dominio Red Bull

Per il quarto appuntamento con il Mondiale di Formula 1 2023, alla partenza, sono schierate in griglia solo 18 delle 20 macchine in gara. L’Alpine di Esteban Ocon, come già per la Sprint Race di sabato, e la Haas di Nico Hulkenberg, sono costrette a partire dalla Pit-Lane per aver violato il parco chiuso e aver quindi lavorato sul cambio assetto delle vetture. Con la RB 19 di Verstappen, che, dalla seconda piazzola della griglia, punta già aggressivamente verso la Ferrari del poleman Leclerc, si spengono i semafori. Seppur con buono spunto delle due Red Bull, il serpente di macchine, sfila liscio, e, almeno per quanto riguarda le prime file, ciascuno mantiene la propria posizione. È il pilota Mercedes George Russel, già protagonista del sorpasso alla partenza più contestato della gara veloce di ieri, a far segnare la rimonta più notevole: dall’11esima posizione alla nona in una sola curva. Dal secondo giro viene abilitato l’uso del DRS, l’ala mobile che riduce la resistenza aerodinamica delle vetture. Per la Ferrari di Leclerc, che fino a quel momento era in lotta per distanziare il più possibile l’avversario, non c’è più speranza. Il monegasco viene superato prima da Verstappen al quarto giro, poi da Perez all’ottavo. “Non avevo nessuna chance” commenterà il pilota Ferrari via radio. 

F1: fuori De Vries, la safety car mischia le carte in tavola

Dall’ottavo giro, a causa delle temperature più alte rispetto ai giorni precedenti, quasi tutte le vetture iniziano a registrare problemi di graining. La prima monoposto a fermarsi ai box, in quella che, secondo le statistiche Pirelli, si tratta di una sosta troppo anticipata, è la Williams di Alexander Albon. Lo seguiranno Tsunoda, Piastri, e, inaspettatamente, Hamilton, impegnato in una Bagar per la quinta posizione con Alonso. Si ferma anche Max Verstappen, fino ad allora leader della gara. Le strategie di Pit dei due Campioni del Mondo, però, vengono vanificate dall’ingresso della Safety Car, resa necessaria dalla posizione dell’AlphaTauri di Nyck De Vries, fermo in Curva 5 dopo aver rovinato la sospensione sinistra. In regime di Safety Car si fermano ai Box anche la Red Bull di Perez, le due Ferrari, e tutte le monoposto che ancora non avevano montato gomma bianca. Al rientro Perez e Leclerc sono davanti a Verstappen, mentre Sainz è dietro. Alla ripartenza, tuttavia, la seconda posizione di Leclerc non durerà molto. Ripassato da Verstappen, le due Red Bull entreranno in gara tra di loro, anche se pur sempre con Leclerc alle calcagna. 

F1: battaglia all’ultimo Fuxia

Per ravvivare un po’ la gara negli ultimi giri, i piloti provano ad aggiudicarsi il punto “bonus” per il giro più veloce. Perez, Verstappen, Leclerc e Alonso continuano ad illuminarsi di fuxia, ma sarà George Russel ad avere la meglio, segnando il tempo più veloce sul filo del 51esimo giro con una freschissima gomma soft. Alla bandiera a scacchi la terza doppietta Red Bull della stagione: Perez distanzia Verstappen di 2.137 secondi. Terzo, sul gradino più basso del podio, Leclerc a + 21.217.