“Bravo Marcell. Ci vediamo in pista”. Tanti i messaggi di congratulazioni per il neo primatista italiano dei 100 metri Marcell Jacobs con il 9”95 corso in batteria al meeting di Savona. E tra questi anche quelli del caratese Filippo Tortu che quel record se l’è goduto per quasi tre anni e che resterà sempre il primo italiano a essere stato capace di scendere sotto i 10 secondi.
Era il 22 giugno 2018, pista di Madrid: Tortu, allora fresco ventenne, era sfrecciato per fermare il cronometro sul tempo di 9”99. Più veloce del record storico appartenuto a Pietro Mennea (10”01 che resisteva dal 1979).
Il velocista delle Fiamme gialle era assente in Liguria per un affaticamento muscolare che l’ha costretto a un forfait a pochi giorni dall’evento. E ha affidato i complimenti anche alle storie di Instagram; “Complimenti a Marcell per l’importante risultato di oggi. Come abbiamo sempre detto, ci stimoliamo a vicenda – anche a distanza. Questo record mi stimolerà ancora di più. Bravo Marcell. Ci vediamo in pista”.
Peccato per la sfida saltata perché il rettilineo del meeting Ottalia avrebbe certamente regalato ancora più spettacolo con entrambi presenti: all’inizio di maggio alle World Relays avevano mostrato entrambi una bella forma trascinando la 4×100 alla qualificazione per le olimpiadi di Tokyo e i Mondiali 2022.
Il 9”95 porta Jacobs al quinto posto delle liste mondiali del 2021 e in vetta alle graduatorie europee, primo dell’anno ad abbattere i dieci secondi. È anche decimo nella top ten europea di sempre. Che i tempi per lui fossero maturi lo aveva già dimostrato ai recenti Europei indoor dove si è laureato campione sui 60 metri correndo in 6”47, altro record italiano.
E nell’anno olimpico sale l’attesa per un’atletica azzurra capace di andare veloce: la finale a cui Jacobs non ha partecipato – “per un crampetto la polpaccio in riscaldamento” – è stata vinta dal ventenne sardo Lorenzo Patta sceso al personale di 10”13 (vento regolare +1.4).
Allora ha ragione Tortu: appuntamento in pista.