Doveva essere il Salone del rilancio e così è stato. La conferma arriva dalle 262mila presenze che hanno animato e dato forza alla 60sima edizione del Salone del Mobile. L’appuntamento milanese, nonostante lo spostamento da aprile a giugno, è dunque tornato in ottima forma dopo due anni inevitabilmente e pesantemente condizionati dall’emergenza sanitaria. Un ritorno in grande stile per un comparto fondamentale dell’economia nazionale, che proprio nella provincia brianzola ha dei punti di eccellenza capaci di esportare in tutto il mondo prodotti di gran pregio.
Salone del Mobile a bilancio: oltre 262mila presenze
Gli espositori sono stati 2.175. Di questi il 27% arrivava dall’estero. Le presenze registrate in sei giorni sono state 262.608, provenienti da 173 Paesi. Il 61% di operatori di settore e buyer proveniva dall’estero. Quasi totale la mancanza di cinesi e russi che, nel 2019, contavano più di 42mila presenze. Oltre 3.500 i giornalisti accreditati da tutto il mondo. «La 60sima edizione del Salone del Mobile – commenta Maria Porro, presidente del Salone del Mobile- è stata un successo internazionale ed è grande la soddisfazione per aver superato le attese. Le presenze rappresentano un risultato eccezionale per il quale abbiamo lavorato tanto. Questa edizione ha confermato il respiro internazionale della manifestazione e la coesione della comunità del design. Un risultato importante che dimostra lo stato di salute e il contenuto valoriale del Salone del Mobile. È stato prezioso e irrinunciabile il contributo di ICE, che ci ha supportato nell’apertura verso nuovi mercati, ed è stato cruciale il ruolo del digitale che, in questa settimana come nei mesi precedenti, ha permesso sia di entrare in contatto con nuovi Paesi, sia di mantenere saldo il rapporto con chi non ha potuto raggiungerci. Ringrazio tutti per l’impegno: le aziende che si sono rimesse in gioco, gli organizzatori, gli allestitori, i progettisti».
Bilancio del Salone del Mobile, Caimi Brevetti: “Segnale importante a tutto il settore”
«Il bilancio – riconosce Franco Caimi, amministratore delegato della Caimi Brevetti di Nova Milanese – è sicuramente positivo: il Salone è anche servito per dare un segnale importante a tutto il settore. Ha dimostrato come in Italia si sia continuato a investire in questo comparto. Ho notato come la clientela sia sempre interessata al made in Italy. E come sia sempre attratta dalle novità». La Colico di Varedo, premiata per i 50 anni più uno di presenza al Salone, ha proposto durante la rassegna milanese la riedizione della sedia Milano, la Milano 2022 realizzata in metallo. «L’abbiamo messa subito in catalogo – spiega il titolare Walter Colico – ed ha riscosso subito un successo straordinario. L’affluenza è stata ottima, così come è stata elevata la qualità della clientela. Ho però visto più curiosità che business. Abbiamo avuto tanti contatti, che magari si concretizzeranno più avanti».