Mercato dell’energia e offerte, con la fine del mercato tutelato la prima regola è non farsi ingannare da chi propone contratti al telefono.
Energia, fine del mercato tutelato: diffidare dai contatti telefonici dei call center
Alessandro Cherubin, presidente Federconsumatori Monza e Brianza, e Danilo Taino, presidente Adiconsum Monza Brianza e Lecco non hanno dubbi: «Diffidate di chiunque. Non si può mai sapere chi c’è dall’altra parte del filo. In questo periodo siamo tutti bombardati da telefonate moleste, spesso aggressive, per non dire truffaldine, come dimostrato dalle recentissime indagini di Polizia. Non lasciatevi ingannare da chi sostiene che vi taglieranno le forniture o che il vostro attuale fornitore sta per chiudere».
Cherubin ha ricevuto segnalazioni di call center che si presentano come Federconsumatori o Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
«Abbiamo già segnalato la situazione a chi di dovere – precisa- ma ciò deve mettere ulteriormente in guardia. Le associazioni a difesa dei consumatori né tantomeno Arera telefonano per proporre contratti».
Energia, fine del mercato tutelato: mercato vulnerabili
Come comportarsi, allora? Le associazioni sono naturalmente a disposizione dei cittadini, ma ci insegnano a giocare d’anticipo. Chi è più avvezzo potrebbe trovare il gestore che fa per lui leggendo le offerte sul portale Arera.
«Attenzione, però, che sono presenti più di 700 società e districarsi non è facile» raccomanda Cherubin. La cosa fondamentale, raccomandano i due presidenti, è leggere la bolletta: chi è già nel mercato libero non deve fare nulla. A meno che non voglia cambiare gestore.
Due le situazioni per chi è nel mercato tutelato dove sono presenti i vulnerabili e i non vulnerabili. Per i primi, persone con particolari fragilità e svantaggi, ci sono garanzie e tutele. In questa categoria “vulnerabile” rientra anche chi deve utilizzare determinati macchinari salvavita che funzionano a corrente. Ma anche gli over 75.
Energia, fine del mercato tutelato: EON è il gestore in provincia per i non vulnerabili che entrano nel Servizio a Tutele graduali
I non vulnerabili, invece, che non passano al mercato libero entreranno automaticamente nel Servizio a Tutele Graduali (STG) con un nuovo gestore, assegnato alla propria area territoriale dall’Arera mediante un’asta. Nella provincia di Monza e Brianza il gestore assegnato è EON. La lettura della bolletta è indispensabile per comprendere se la tariffa applicata è conveniente ai propri consumi: va controllato il prezzo della materia prima, se sono presenti una quota fissa (che fa alzare il costo) ed eventuali benefit. «Attenzione a questi ultimi – raccomanda Taino – capita spesso che vi siano gestori che propongono sconti a patto che si installino pannelli solari o che facciano credere di regalare o di concedere a prezzi di favore bici elettriche o altri oggetti di valore. I benefit sono una trappola. Non solo si pagano ma se un cliente dovesse rescindere il contratto prima del tempo si troverebbe a dover pagare per intero il prezzo del regalo proposto».
Un occhio va dato anche ai consumi veri e propri perché spesso sono le cattive abitudini (leggasi sprechi) a far lievitare le bollette.