Tornano i “Colori e sapori della Brianza”: per sei mesi come Expo 2015

È sontuosa e abbondante la tavola delle bontà locali apparecchiata per la 14esima edizione della rassegna gastronomica “Colori e sapori di Monza e Brianza”. Sui menù per sei mesi sarà possibile trovare le delizie della cucina brianzola: sei mesi come il tempo di Expo 2015.
Monza, Colori e sapori della Brianza (foto d’archivio)
Monza, Colori e sapori della Brianza (foto d’archivio)

È sontuosa e abbondante la tavola delle bontà locali apparecchiata per la quattordicesima edizione della rassegna gastronomica “Colori e sapori di Monza e Brianza”. Sui menù per sei mesi sarà possibile trovare le delizie della cucina brianzola con i suoi prodotti di punta, preparati da cuochi e chef dei venti ristoranti che hanno aderito all’iniziativa.

Un successo che già anticipa quella che si annuncia l’edizione dei record: mai prima di quest’anno tanti locali avevano aderito alla rassegna, proponendo tre menù a tema: dal pranzo feriale a 15 euro all’aperitivo d’autore a 12 euro, fino alla cena con il menù Brianza a 30 euro. Sei mesi di eventi, fino al 31 ottobre, per l’intera durata dell’Expo, per fare di Monza e della Brianza una vetrina della buona tavola.

La mappa dei ristoranti è vasta e copre l’intero territorio provinciale: da Seregno a Sulbiate, da Monza a Besana Brianza. Tra questi è possibile trovare locali stellati come il Dodici24 a Cavenago Brianza, regno dello chef Enrico Bartolini o l’agriturismo Fondo Brugarolo a Sulbiate, che consente di degustare bontà in una spa o ancora il nuovissimo Mulino dell’Offellera ad Agrate Brianza, ultima creazione dell’architetto Giorgio Brambilla, autore con Vittorio Gatti, del Club del buongustaio e Francesco De Giacomi, presidente della Pro Monza, della rassegna “Colori e sapori”.

«Questo ristorante, che ha aperto i battenti proprio in questi giorni, permetterà ai suoi clienti di gustare il menù tipico brianzolo nell’atmosfera di una cascina del secolo scorso perfettamente restaurata», assicura Gatti.

Tante le proposte pensate dai ristoranti che hanno partecipato a questa edizione, tutte ideate per esaltare la bellezza e la bontà della cucina locale e dei prodotti delle nostre terre. Come l’asparago rosa di Mezzago, uno tra i prodotti più significativi del nostro paniere di delizie, un bontà che rimane sulla tavola solo quarantacinque giorni all’anno, sufficienti per conquistare i palati anche oltre confine, soprattutto tra austriaci e tedeschi, tra i maggiori consumatori d’Europa dell’asparago bianco, quello che cresce sotto terra, e di cui la qualità di Mezzago fa parte.
Regina incontrastata della tavola brianzola è la luganega, componente essenziale del risotto alla monzese, fatta esclusivamente con il brodo e non con il vino e poi il risotto con l’ossobuco, piatto di punta sulle carte del Derby Grill all’hotel De la Ville a Monza o alla Cascina gallina a Busnago.

«Abbiamo voluto selezionare locali importanti ma anche ristoranti innovativi o trattorie di qualità, per esaltare la bontà del cibo locale, avvalendoci della preziosa collaborazione di alcuni dei cuochi più talentuosi della Brianza, per valorizzare le ricette della nostra tradizione», conclude Gatti. L’elenco completo dei ristoranti che aderiscono alla rassegna gastronomica, con i menù, è disponibile sul sito www.promonza.it.