Il secondo lavoro del cartellone della 49esima stagione di prosa del teatro San Rocco di Seregno è “Manola” di Margaret Mazzantini, per la regia di Leo Muscato con protagoniste Nancy Brilli e Chiara Noschese, produzione Enfi Teatro, artisti riuniti, il Parioli. “Manola” è la storia di due gemelle diversissime. Due facce di una stessa essenza. Una storia magica e bella da vivere e da raccontare. È in programma sabato 26 e domenica 27 febbraio alle 21.
“Manola è stato prima un’idea – ha spiegato l’autrice Mazzantini – poi un breve monologo per una rassegna di aspiranti autori, quindi una commedia teatrale di grande successo e alla fine un romanzo”.
La gestazione è stata lunga e complicata, la versione finale in forma-romanzo è seguita a una ricerca accuratissima, come è abitudine di Margaret Mazzantini, di parole, colori, immagini poetiche, eliminando ripetizioni e ovvietà. In “Manola”, due sorelle gemelle in contrasto tra loro, come due pianeti opposti nello stesso emisfero emotivo. Anemone, sensuale e irriverente, che aderisce ad ogni dettaglio della vita con vigoroso entusiasmo, e il suo opposto Ortensia, uccello notturno, irsuta e rabbiosa creatura in cerca di una perenne rivincita.
Le due per un gioco scenico si rivolgono alla stessa terapeuta dell’occulto e svuotano il serbatoio di un amore solido come l’odio. Ed è come carburante che si incendia provocando fiamme teatrali ustionanti, sotto una grandinata di risate. In realtà la Manola del titolo, perennemente invocata dalle due sorelle, interlocutore mitico e invisibile, non è altro che la quarta parete teatrale sfondata dal fiume di parole che Anemone e Ortensia rivolgono alla loro squinternata coscienza attraverso un girotondo di specchi, evocazioni, malintesi, rivalse canzonatorie. Una maratona impudica e commovente, che svela l’intimità femminile in tutte le sue scaglie. Come serpenti storditi le due finiranno per fare la muta e infilarsi nella pelle dell’altra, sbagliando per l’ennesima volta tutto. Perché un equivoco perenne le insegue nell’inadeguatezza dei loro ruoli esistenziali. Un testo sfrenato che prevede due interpreti formidabili per una prova circense senza rete. Ma che invoca l’umano in ogni sua singola cellula teatrale.
Le prenotazioni sono in corso al botteghino del teatro di via Cavour, 83 Seregno, telefono 0362 230555, dal lunedì al venerdì dalle 20 alle 21.30, sabato dalle 18 alle 21.30, domenica dalle 17 alle 21.30.