La doppia rappresentazione dello spettacolo “Mens sana in corpore Xanax”, scritto e diretto da Stefano Lo Jacono della compagnia “Teatrando”, ospitata mercoledì 15 e giovedì 16 maggio da “L’Auditorium” di piazza Risorgimento a Seregno, ha concluso l’attività del laboratorio teatrale promosso per i suoi studenti dall’istituto Levi di via Briantina. «Si tratta di una tradizione della nostra scuola -ha sottolineato il docente Cosimo Argentina, che ha seguito il ciclo in prima persona-. In passato, al percorso per i ragazzi se ne affiancava uno per gli adulti, che ha visto recitare presidi e personale scolastico. Quest’anno ci siamo concentrati per i primi mesi sulla formazione attoriale e per i successivi sullo studio del copione, con lezioni pomeridiane, a cadenza settimanale, di un paio di ore». Protagonisti sono stati Maria Lacob, Francesco Barzaghi, Brighitte Lezama Cahua, Monica Sormani, Arianna Perego, Susanna Barzaghi, Alfredo Pellicanò, Camilla Caramaschi, Nicolò Francesco Salvago e Giacomo Sada.
Istituto Levi: la felicità dei protagonisti sul palco
«Il testo -ha spiegato Stefano Lo Jacono, che ha lavorato con gli studenti- risale al 2021. L’ho scritto nel pieno della pandemia, per raccontare quello che era il mio disagio, il mio mostro. È una simpatica commedia sulla depressione. Il rapporto con i ragazzi è stato bellissimo. Mi hanno dato subito fiducia e non era scontato, considerato che ho un carattere importante. Ora spero che la collaborazione possa proseguire». Dal canto loro, i componenti del cast hanno commentato con entusiasmo: «Per tutti è stata una bellissima esperienza. Alcuni di noi avevano già sperimentato il teatro alle secondarie di primo grado, ma muoversi con un regista professionale e professionista è un’altra cosa. Ci siamo messi in gioco, tirando fuori caratteristiche che noi stessi non pensavamo di avere». Nello specifico, apprezzata è stata la possibilità di agire in gruppo e di allacciare nuove amicizie.
Istituto Levi: soddisfatti Argentina e Lo Jacono
«Tra l’altro -ha ripreso Argentina-, abbiamo programmato un’intera giornata sul palco, come solitamente sono chiamati a vivere gli attori professionisti. È stato un momento positivo». Soddisfatto è apparso anche Lo Jacono: «Il teatro è visto come un mondo di nicchia. Crediamo di essere andati al di là dello stereotipo che lo indica come noioso. L’ambizione è che altri ragazzi in futuro si possano avvicinare ed allargare il bacino d’utenza».