Ha lavorato in atelier e in sartorie di importanti case di moda la realizzatrice del costume che sarà indossato durante il corteo storico dalla figurante che impersona la regina Teodolinda. Si chiama Adelia Carzaniga, è una lissonese di origini monzesi che, a dispetto dei suoi 86 anni, ha l’entusiasmo e la creatività di una giovanissima.
La sarta che ha vestito Teodolinda: il lavoro in bottega già da bambina
«Le mie tre zie materne, monzesi doc – esordisce – lavoravano in una sartoria di Milano. Probabilmente ho preso da loro perché sin da bambina mi piaceva cucire e realizzavo i vestiti per la mia bambola. Quando sono diventata un po’ più grande, le zie hanno convinto mia mamma a portarmi con loro e così ho iniziato a lavorare nel capoluogo». Ad Adelia, che era ancora giovane, venivano riservati i compiti della cosiddetta “piccolina”: consegnava alle clienti i lavori già svolti, accompagnava le sarte a comprare stoffe e bottoni e di tanto in tanto cuciva anch’ella. «Dopo qualche tempo -riprende-sono stata affiancata alla responsabile del tavolo dove lavoravano sei sarte. Ricordo ancora il suo nome, si chiamava Marisa ed era una persona eccezionale. Da lei ho imparato moltissimo».
La sarta che ha vestito Teodolinda: dalla sartoria all’atelier di Lorenzo Riva
Adelia e le sue colleghe confezionavano abiti per le signore milanesi. «Tra le nostre clienti c’erano contesse e attrici – sottolinea – facevamo abiti elegantissimi sempre su misura». Una volta sposata Marisa non ha voluto abbandonare la sua professione e con le zie ha aperto una sartoria nel quartiere San Rocco che man mano si è ingrandita fino ad impiegare quindici persone.
«In certi periodi dell’anno – rimarca Adelia Carzaniga – il nostro lavoro cala parecchio. Mi riferisco ai mesi di gennaio e febbraio e a quelli di luglio e agosto. Qualcuno mi consigliò di sfruttare quei periodi di magra andando nell’atelier di Lorenzo Riva che era alla ricerca di una sarta. Andai decisa a fare solo qualche settimana e, invece, sono rimasta lì per decenni. Mi sono trovata benissimo e nessuno voleva lasciarmi andare».
La sarta che ha vestito Teodolinda: gli Zavattari come modello
Alla sera, però, cuciva per i suoi parenti e realizzava abiti antichi per dare una mano al fratello Gianni, fondatore del Gruppo Amici del Presepe di Lissone, organizzatore di presepi viventi. Nel 1991 il Gap è stato coinvolto nel corteo storico e da allora la monzese ha prestato la sua professionalità e la sua esperienza anche alla manifestazione monzese. «Ringrazio Ghi Meregalli che mi ha dato fiducia – sottolinea – mi piace moltissimo realizzare gli abiti che sfileranno in città». Quest’anno Adelia ha confezionato l’abito di Teodolinda rigorosamente tratto da un dipinto degli Zavattari.
La sarta che ha vestito Teodolinda: com’è fatto l’abito
«Avevo ben presente l’opera – spiega l’abile sarta – ma ho sempre avuto davanti agli occhi una pubblicazione che la ritraeva. Prima di iniziare a tagliare la stoffa (ben 35 metri) mi sono fatta un mio progetto in testa. Poi ho avvolto con il tessuto un manichino, ho puntato gli spilli, ho fatto le pieghe e ho iniziato a lavorare». Adelia Carzaniga confessa che il lavoro le ha richiesto poco tempo: «Per una settimana sono andata in giro per negozi, anche a Milano, a cercare le decorazioni. Poi per tre settimane mi sono dedicata al taglio e cucito intervallandolo con altri compiti».