Ex aequo. Non uno ma due primi premi. Così alla nona edizione del Premio “Eliana Lissoni”, concorso fotografico organizzato dalla Libera Accademia di Pittura di Nova Milanese ospitato nelle sale del centro di cultura di villa Brivio.
Nova Milanese: ex aequo per il Premio Lissoni, il primo gradino del podio
La giuria composta dai fotografi professionisti Chiara Fossati, Stefano Masciovecchio e Michele Ranzani ha assegnato il primo premio a pari merito a Antonino Cuccia, 24enne di Palermo, con la foto dal titolo “Bakas memories”, e Paola Rizzi, fotografa 59enne di Vigevano, in provincia di Pavia, con uno scatto della serie “La ricerca della libertà”.
Nova Milanese: ex aequo per il Premio Lissoni, secondo e terzo premio
Il secondo premio è stato assegnato a Rosita Lusignani, 54enne di San Pietro in Cerro, in provincia di Piacenza, per il ritratto maschile in bianco e nero dal titolo “La malinconia”. Completa il podio il terzo premio di Bruno Madeddu, 64enne di Sarzana (La Spezia), per un altro scatto in bianco e nero dal titolo “Sardinia”.
Inoltre sono state segnalate le foto “Paura” di Mauro Fumagalli, 59enne di Cassano d’Adda, e “Silenzio” di Michela Mosca, 25enne di Rapallo (Genova).
Nova Milanese: ex aequo per il Premio Lissoni, la partecipazione
Buona la partecipazione al premio che ha registrato in tutto 104 iscritti di cui 39 donne e 65 uomini. Complessivamente sono state proposte 412 fotografie di cui 266 a colori e 146 in bianco e nero.
Non tramonta mai la passione per la fotografia, quindi, così come era sempre viva in Eliana Lissoni capace di “trasferire le sue emozioni in una immagine” come ha ricordato il figlio Fabrizio Balestrini presente alla premiazione.
Nova Milanese: ex aequo per il Premio Lissoni, conferenza il 2 marzo per chiudere la nona edizione
Il nono Premio “Eliana Lissoni” si concluderà con una conferenza organizzata dalla Fondazione Rossi insieme alla rivista Awand, sabato 2 marzo alle 17.30. Un dibattito dal titolo: “Guardare, vedere, osservare. Una ricognizione visiva dei luoghi e delle relazioni attraverso l’interpretazione di autrici e autori contemporanei”.