Musei: anche la Cappella espiatoria di Monza sulla Linea del Tempo selezionata per ricostruire la storia della Lombardia

Centottanta oggetti per ricostruire la storia della Lombardia: tra questi anche la Cappella espiatoria simbolo a Monza del regicidio.
Cappella Espiatoria
Cappella Espiatoria Fabrizio Radaelli

Centottanta oggetti per ricostruire la storia della Lombardia dal Paleolitico ai primi del Novecento seguendo la Linea del Tempo. Immagini di reperti esposti nelle tredici sedi museali statali che fanno capo alla Direzione Regionale Musei Lombardia del Ministero della Cultura, diretta da Emanuela Daffra. Tra questi c’è anche la Cappella Espiatoria, luogo simbolo del regicidio, dove continuano i restauri e gli interventi di miglioria. Questo viaggio lungo migliaia di anni di storia e di arte è disponibile on line, del tutto gratuitamente, all’indirizzo www.timelinemuseilombardia.org.

Alle 180 immagini sono affiancate schede sintetiche che consentono interrogazioni multiple attraverso parole chiave. Si potranno così creare percorsi di conoscenza e itinerari fisici, accontentare curiosità, scoprire accostamenti impensati, immaginare percorsi di ricerca alternativi.

“Quella proposta nella Linea del Tempo – spiega Emanuela Daffra – è una rete dettata dal patrimonio dei “nostri” musei. Ci offre un filo conduttore preziosissimo per seguire e comprendere l’intera storia della regione. È un progetto che continuerà a crescere, fino ad abbracciare e rendere disponibile l’intero patrimonio affidato alla Direzione lombarda. I nostri siti consentono un viaggio nella storia dell’uomo e delle sue espressioni artistiche che prende avvio dalle incisioni rupestri della Valle Camonica”.

Una grafica intuitiva e contemporanea facilita la consultazione permettendo all’utente di accedere subito a un primo livello di informazioni importanti quali per esempio titolo, data, autore, periodo di appartenenza.

“Se il “viaggiatore nel tempo” desidera addentrarsi in un periodo specifico – precisa la direttrice – può utilizzare lo strumento “Time Zoom” e scoprire, per esempio, che Leonardo finì di realizzare l’Ultima Cena nell’anno in cui i francesi, sotto il comando di Gian Giacomo Trivulzio, conquistarono Milano e costrinsero Ludovico il Moro alla fuga”.

Uscendo dalla timeline, si accede alla pagina dedicata all’opera specifica con sette livelli di informazioni, che permettono all’utente di indagare l’oggetto sotto diversi aspetti e di inserirlo in un contesto di eventi salienti sia storici che culturali. All’interno della scheda si possono selezionare le parole chiave per partire in un viaggio di scoperta potenzialmente infinito. L’esplorazione non si limita soltanto a ripercorrere il tempo ma proietta l’utente nello spazio. Il sistema gestisce grandi volumi di informazioni in modo molto agile e comprensibile ed è concepito per accogliere progressivamente l’intero patrimonio dei tredici musei.