“Illumina ciò che ami senza toccarne l’ombra”: è una frase dello scrittore e poeta francese Chistian Bobin – vincitore tra l’altro del premio letterario Les Deux Magots – quella scelta da Massimo Tecchia per sintetizzare il suo lavoro.
Fotografo professionista soprattutto di moda e still life, Tecchia – laziale di origine che oggi vive e lavora a Monza – guarderà con questa filosofia chiunque abbia voglia di regalarsi un ritratto d’autore negli spazi di Villa contemporanea, in via Bergamo: chissà, un modo per provare a fissare per sempre questo momento di transizione lunga che, nelle speranze, potrebbe finalmente diventare passato. E un modo per la galleria diretta da Monica Villa per tornare a incontrare i frequentatori dell’arte.
Funziona così: sabato 8 e domenica 9 maggio, dalle 10 alle 20, chiunque potrà passare dalla galleria monzese per farsi fotografare dall’obiettivo esperto di un professionista le cui immagini sono state pubblicate su riviste come IntElegance, Period, Shuba, Idole Magazine, Icon, FashionX, Salyse, The Model Magazine. “L’azione di colui che guarda si manifesta nell’istante di uno scatto – dice – transitorio quanto un sospiro o un batter di ciglia ed insieme infinito come una piccola eternità”.
Al termine delle due giornate – di cui il Cittadino è media partner – Tecchia sceglierà una serie di ritratti eseguiti che diventeranno poi una mostra di “monzesi” a settembre, come ouverture di una nuova stagione espositiva della galleria di via Bergamo. Gli ingressi – avvisa la galleria – saranno contingentati nel rispetto delle normative anti Covid. Sarà obbligatorio compilare il modulo di consenso al trattamento dei dati personali e la liberatoria per l’utilizzo dell’immagine fotografica. Sarà poi eventualmente possibile acquistare la fotografia.
Lo “studio” fotografico per l’occasione è la chiusura della mostra “Esercizi di purezza” in cui sono stati presentati i lavori di Elisa Cella, Alberto Gianfreda, Camilla Marinoni, Max Marra e Eva Reguzzoni. A metà maggio, dal 15, una nuova mostra in galleria: la bipersonale di Giulia Fumagalli e Luca Petti intitolata “Incontri sensibili”, a cura di Viviana Costa e con testo critico di Elena Castiglia.