Monza celebra De Andrè, morto 25 anni fa: al Binario 7 in scena “ladri, assassini e un tipo strano”

A Monza omaggio a Fabrizio De Andrè nel venticinquesimo anniversario della morte: “Animesalve. Ladri, assassini e un tipo strano” e mostra al Binario 7.
Fabrizio De Andrè
Fabrizio De Andrè

A Monza un omaggio a Fabrizio De Andrè a pochi giorni dal venticinquesimo anniversario della sua morte, avvenuta l’11 gennaio 1999. La sala Chaplin del teatro Binario 7 ospita sabato 20 gennaio alle 21 e domenica 21 gennaio alle 16 lo spettacolo “Animesalve. Ladri, assassini e un tipo strano”, un viaggio nell’universo poetico e musicale del grande Faber.

Monza celebra De Andrè, morto 25 anni fa: nuovi arrangiamenti originali con l’Accademia dei Folli

I nuovi arrangiamenti originali, creati su misura dall’Accademia dei Folli sulle canzoni del cantautore genovese, si muovono tra il racconto popolare e la poesia suscitando molteplici emozioni. Scritto e diretto da Carlo Roncaglia (che canta e suona sul palco), lo spettacolo mette in luce anche la bravura dei musicisti: Claudio Cipriani alle corde, Enrico De Lotto al basso elettrico, Matteo Castellan alla fisarmonica e Matteo Pagliardi alla batteria. Tra un brano e l’altro ci si immerge nel mondo reso celebre da De Andrè.

Monza celebra De Andrè, morto 25 anni fa: spettacolo in capitoli e aree tematiche

Ci sono storie, situazioni, personaggi noti a chi ha amato l’artista e ha saputo leggere con lui tra le pieghe più recondite dell’umanità. Roncaglia ha deciso di dividere lo spettacolo a capitoli ed aree tematiche: le figure femminili, gli emarginati, gli oppressi, la morte. Ogni brano racchiude uno sguardo, un punto di vista. Ogni capitolo è una speciale dichiarazione d’amore verso l’uomo. Riascoltare De Andrè è sempre un’esperienza avvincente e commovente. Il ritmo, spesso trascinante, della musica (che passa dal folk al jazz al blues con incursioni nella musica antica) si fonde con le sue parole talvolta crude, altre volte impegnative e audaci, altre volte ancora finemente poetiche.
Malgrado la diversità dei testi, De Andrè risulta sempre un artista coerente. Un artista profondo sia quando canta l’amore sia quando tratteggia i personaggi ai margini della società: gli emarginati, i perseguitati, i ribelli, le prostitute. Le radici “popolari” dell’intera opera del cantautore genovese si rivelano tutt’altro che un limite. Anzi, diventano uno spazio di ricerca sonora dai risvolti sorprendenti. Una simile profondità la si ritrova nei contenuti, incredibilmente attuali, di quelle che spesso sono molto più che “canzoni”.

Monza celebra De Andrè, morto 25 anni fa: visita alla mostra “Cantautori di frontiera”

Per ricordare l’anniversario della scomparsa il Binario 7 propone sabato 20 gennaio alle 20 una visita guidata alla mostra “Cantautori di frontiera” allestita nella vasca espositiva con la curatrice Simona Bartolena. La partecipazione è gratuita ma occorre prenotarsi scrivendo una mail all’indirizzo: promozione@binario7.org.