Monza arte diffusa: i 24 “inciampi” d’autore del Gruppo Koinè

Terza edizione del progetto di Comune e LeoGalleries per rileggere luoghi pubblici e privati della città attraverso le opere. Il Cittadino è media partner.
Piero Macchini, Appunti di viaggio, giardini del duomo
Piero Macchini, Appunti di viaggio, giardini del duomo

Una collettiva fatta da un “unico grande artista” declinato dalle personalità del Gruppo Koinè: così il curatore Matteo Galbiati legge le opere che compongono la terza edizione di M@d, Monza arte diffusa, il progetto del Comune di Monza con LeoGalleries che per la terza volta trasforma i luoghi della città in una grande galleria da percorrere, come dice l’assessora alla cultura del Comune di Monza, Arianna Bettin, come in una caccia al tesoro.

Koinè, appunto, il protagonista: il collettivo di artisti ha quasi trent’anni di attività alle spalle e un centinaio di mostre, è abitualmente un po’ allergico agli apparati istituzionali ma si è lasciato sedurre da un progetto che rientra perfettamente nel suo algoritmo artistico, quello di contaminare gli spazi leggendoli e interpretandoli, fino a realizzare, con le sue opere, degli «inciampi» territoriali, per dirlo con le parole di Enzo Biffi, uno dei fondatori.

Monza arte diffusa: gli artisti e i luoghi delle opere

Il M@d, che è co-curato da Francesca Cazzaniga e di cui il Cittadino è come sempre media partner, si sviluppa da luglio a settembre fra piazze cittadine, giardini privati, muri, chiese, scuole, enti pubblici, che «si prestano a fare da scenario e nello stesso tempo luogo di incontro di persone di passaggio coinvolte casualmente nel percorso espositivo o di visitatori consapevoli alla ricerca di nuova arte in città».

I nomi degli artisti del gruppo Koinè e le location coinvolte: Daniele Arosio, Villa Archinto Pennati, via Frisi; Enzo Biffi: Musei civici (torre di vetro) e centro civico Cederna; Chiara Anna Colombo: Musei civici (chiostro) e giardini del duomo di Monza; Angelo Caprotti: Cappella espiatoria e Parco di Monza, Mulini Asciutti; Beppe Carrino: Leo Galleries, via de Gradi 10; Mariangelo Cazzaniga: Comune di Monza (ingresso Piazza Trento e Trieste); Valeria Codara: ufficio anagrafe, piazza Carducci: Piero Macchini: duomo di Monza, giardini; Giovanna Monguzzi: santuario di Santa Maria delle Grazie e Oasi di San Gerardo; Michele Salmi: parcheggio di piazza Trento e Trieste; Stefano Ghesini Salvadori: i centri civici; Stefania Sangalli: oasi San Gerardo; Armando Riva: Santuario di Santa Maria delle Grazie; Silvia Tenenti: MiMuMo – Micromuseo Monza (da agosto).

Il M@d ha un gemello, da quest’anno: il B@d di Brugherio, che è invece una monografica di Claudio Borghi tra parco Increa e spazi in centro città.

L'autore

Libri, arte, gatti e sì, tanta (spesso troppa) cucina. Non solo quella redazionale. Tutto il resto è cronaca. Giornalista professionista, redattore, alla soglia dei trent’anni di Cittadino, ma solo perché ho iniziato giovanissimo. Con più di 125 anni di storia di Monza e Brianza da tramandare.