Una collettiva fatta da un “unico grande artista” declinato dalle personalità del Gruppo Koinè: così il curatore Matteo Galbiati legge le opere che compongono la terza edizione di M@d, Monza arte diffusa, il progetto del Comune di Monza con LeoGalleries che per la terza volta trasforma i luoghi della città in una grande galleria da percorrere, come dice l’assessora alla cultura del Comune di Monza, Arianna Bettin, come in una caccia al tesoro.
Koinè, appunto, il protagonista: il collettivo di artisti ha quasi trent’anni di attività alle spalle e un centinaio di mostre, è abitualmente un po’ allergico agli apparati istituzionali ma si è lasciato sedurre da un progetto che rientra perfettamente nel suo algoritmo artistico, quello di contaminare gli spazi leggendoli e interpretandoli, fino a realizzare, con le sue opere, degli «inciampi» territoriali, per dirlo con le parole di Enzo Biffi, uno dei fondatori.
Monza arte diffusa: gli artisti e i luoghi delle opere
Il M@d, che è co-curato da Francesca Cazzaniga e di cui il Cittadino è come sempre media partner, si sviluppa da luglio a settembre fra piazze cittadine, giardini privati, muri, chiese, scuole, enti pubblici, che «si prestano a fare da scenario e nello stesso tempo luogo di incontro di persone di passaggio coinvolte casualmente nel percorso espositivo o di visitatori consapevoli alla ricerca di nuova arte in città».
I nomi degli artisti del gruppo Koinè e le location coinvolte: Daniele Arosio, Villa Archinto Pennati, via Frisi; Enzo Biffi: Musei civici (torre di vetro) e centro civico Cederna; Chiara Anna Colombo: Musei civici (chiostro) e giardini del duomo di Monza; Angelo Caprotti: Cappella espiatoria e Parco di Monza, Mulini Asciutti; Beppe Carrino: Leo Galleries, via de Gradi 10; Mariangelo Cazzaniga: Comune di Monza (ingresso Piazza Trento e Trieste); Valeria Codara: ufficio anagrafe, piazza Carducci: Piero Macchini: duomo di Monza, giardini; Giovanna Monguzzi: santuario di Santa Maria delle Grazie e Oasi di San Gerardo; Michele Salmi: parcheggio di piazza Trento e Trieste; Stefano Ghesini Salvadori: i centri civici; Stefania Sangalli: oasi San Gerardo; Armando Riva: Santuario di Santa Maria delle Grazie; Silvia Tenenti: MiMuMo – Micromuseo Monza (da agosto).
Il M@d ha un gemello, da quest’anno: il B@d di Brugherio, che è invece una monografica di Claudio Borghi tra parco Increa e spazi in centro città.