La sagoma di legno, il profilo inconfondibile, il capello a punta e il naso lungo. Appartiene al bagaglio di fantasia di ogni bambino, di ieri e di oggi, il personaggio nato dalla fantasia geniale di Collodi. Al burattino dal cuore umano il collegio della Guastalla di Monza ha voluto dedicare una mostra dal titolo “Mimmo Paladino. Pinocchio torna a scuola”: ventisei opere grafiche dedicate al burattino di legno, realizzate da uno degli artisti italiani viventi più noti.
Dal 15 maggio al 9 giugno la scuola di viale Lombardia accoglie un allestimento interamente dedicato a Pinocchio, alla poesia del personaggio, realizzato in collaborazione con il Comitato scientifico del Crea dell’Università Cattolica di Milano.
«Questo progetto nasce dal bando di Fondazione Cariplo vinto dalla scuola e finalizzato alla valorizzazione del collegio della Guastalla come luogo di cultura all’interno della città – spiega Annalena Valentini, coordinatrice del progetto del Museo del bambino – Un mese e mezzo fa ci è stata offerta la possibilità di esporre le opere grafiche di Paladino dedicate a Pinocchio e abbiamo immediatamente accettato».
Tanti gli eventi che ruoteranno intorno alla mostra (inaugurazione il 15 maggio alle 18): laboratori creativi per i bambini dai 5 ai 10 anni, sviluppati dal Crea in collaborazione con l’associazione culturale San Fruttuoso e la maratona di lettura integrale del libro di Pinocchio, che si svolgerà il 19 maggio dalle 9 alle 18 e che si snoderà in luoghi differenti del quartiere (il collegio, la Curt lunga, i giardini Ronchi e la scuola Alfieri).
Un centinaio di ragazzi delle elementari e delle medie, insegnanti, genitori e cittadini si alterneranno per raccontare la storia del burattino, inframmezzati dalle performance di saltimbanchi e artisti.
Un evento che anticiperà la nascita del Bam, Bambino al museo, il primo museo a misura di piccoli pensato in città.
«Stiamo lavorando a percorsi di avvicinamento all’arte pensati per i bambini – continua Valentini – Entro giugno il Crea metterà a punto la visita virtuale del museo, che aprirà invece ufficialmente i battenti il prossimo ottobre. Il Bam sarà un luogo dove bambini e ragazzi potranno gustare l’arte fin dai primi anni di vita. In mostra si potranno ammirare le collezioni artistiche del collegio con tele che risalgono al Seicento, ma anche oggettistica scolastica dell’Ottocento. Abbiamo già avviato una sperimentazione di quello che sarà il museo con i ragazzi di prima e quinta elementare e il risultato è sorprendente».