Musica popolare a Monza tra pizziche e tammurriate, la commedia nera di Colina e Betti per il Duse di Agrate Brianza e infine il teatro civile di Di Domenico a Nova Milanese parlando di Pino Puglisi: tre spettacoli diversi, ma per ciascuno ingresso a soli 10 euro con il coupon in edicola con il Cittadino sabato 1 aprile (e non è uno scherzo).
Tammurriata a Monza
“Malapizzica” significa Rocco Garrapa, Rosa Maurelli, Carlo Amori, Antonio Ricci, Stefania Sforza, Franco Gallerani, Domenico Schiattone. Sono loro i protagonisti del nuovo appuntamento con la rassegna musicale “Terra” del Binario 7, cioè “musica, voci e paesaggi sonori” che vanno in scena sabato primo aprile alle 21, con il penultimo appuntamento della stagione.
«I Malapizzica porteranno a Monza l’energia delle pizziche, delle tammurriate, dei saltarelli e delle tarantelle alla ricerca delle radici di una cultura millenaria che travolgerà il pubblico in una serata musicale indimenticabile» si legge nella presentazione che aggiunge: «Oggi il popolo vive una vive una vita ascimi, scotinì chìro pi ò chòma.. brutta, nera peggio che la terra… ed ha ancora più che mai bisogno della cura della pizzica per scavare alla ricerca delle radici della sua cultura millenaria. La pizzica si offre al desiderio, è sogno, danza agricola e nutrimento, amore universale senza paradisi e fratellanza sin dalle sue origini. È trance ed abbandono, insieme a lotta ed identità di popolo, di eguali senza condizioni, è la poesia privata della sua bontà». Difficile, dice il Binario 7, rimanere seduti sulle poltrone dello spazio di via Turati 8. Biglietti da 12 euro in giù (10 per i lettori del Cittadino con il coupon in pagina).
Due Cyrano ad Agrate Brianza
“I due Cyrano” è lo spettacolo scritto e diretto da Corrado Accordino con Alessandro Betti e Alfredo Colina (scene e costumi Maria Chiara Vitali, assistente alla regia Valentina Paiano, produzione La Danza Immobile/Teatro Binario 7) che sabato primo aprile va in scena sul palco del teatro Duse di Agrate (via Marco d’Agrate) a partire dalle 21.
“Voi ridete perché sono diverso, io rido perché siete tutti uguali” dice (anzi dicono) i Cyrano della rilettura prodotta dal Binario 7 di Monza. Tutto inizia così: «Hanno aperto le selezioni per il casting di Cyrano. Hanno provinato tutti (o quasi). Mancano due attori. Uno dei due arriva prima dell’altro. È nell’anticamera e aspetta di essere chiamato. È ansioso, come ad ogni provino, e pensa di non farcela, come ad ogni provino. Quando arriva l’altro candidato, il primo vuole toglierlo di mezzo fingendo di essere lui stesso il direttore del casting». Ne nasce un “gioco esilarante e crudele che li porta a tirare fuori la parte peggiore di sé”, ma l’attesa si fa lunga, troppo lunga, finché uno dei due non viene chiamato. Quando torna ha la camicia sporca di sangue. E bisogna trovare una soluzione a quanto accaduto. I biglietti interi costano 15 euro, poi sono previste riduzioni a 10 e ingressi a soli 6 euro per gli under 18.
“U Parrino” a Nova Milanese
La Brianza occidentale ha dovuto fare i conti spesso e mal volentieri con le mafie e allora ci pensa il Binario Nova a rimettere le cose in ordine: sabato, primo aprile,va in scena “U Parrinu”, vale a dire “la mia storia con Padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia”, uno spettacolo scritto, diretto, interpretato e prodotto da Christian Di Domenico. Dalle 21 (intero 15 euro, ridotto 10, under 18 a solo 6 euro) sul palco di via Giussani 9, «una storia semplice, narrazione di un attore solo con na pocu di musica. Nu ricordu sfumato, che si snoda tra fatti di cronaca, politica e lotta sin da quella prima giornata di mare coi bambini du parrinu strano coi calzoni».
«Qualche anno dopo Christian ritorna su quella scogliera. E inizia da lì, dal suo ricordo, a raccontarci di Pino, dell’amico di famiglia, dell’uomo di chiesa, del maestro di scuola. Che aveva imparato a perdonare, in punto di morte, la violenza di chi ne era incapace e già gli puntava la pistola alla nuca». La drammaturgia dello spettacolo – spiega il teatro – è composta da episodi legati a ricordi personali dell’attore e pedagogo Christian di Domenico, che mettono in risalto la semplicità, l’ironia e l’umiltà di un uomo mite e al tempo stesso risoluto che aveva un dono speciale: sapeva veramente ascoltare.