Sei un poeta, un pittore oppure un lettore? Joan Mirò era tutti e tre e adesso i bambini possono scoprire quale delle tre personalità dell’artista catalano incarnano di più. Si chiama “Quizmò” ed è la proposta nuova che si inserisce nella mostra “Mirò. La poesia delle forme” allestita al Belvedere della Villa reale di Monza: una proposta per i bambini dai 6 ai 10 anni che si traduce in un gioco interattivo attraverso le sale dell’allestimento.
Il progetto è stato sviluppato dagli studenti di Rcs Academy nel corso di management dell’arte e della cultura guidati da Francesca Biagioli: sette quiz lungo il percorso espositivo al termine del quale i piccoli visitatori imparano a capire l’arte di Mirò e, inoltre, qualcosa di più su se stessi.
Mirò a Monza: i bambini alla scoperta della personalità
Per esempio di essere bambini dalla “Creatività scintillante!”, quella di chi ama inventare storie e poesie sfruttando la sua immaginazione, molto attento ai sentimenti e alle emozioni che riesce ad esprimere al meglio. Oppure un pittore, che “ama dipingere e creare opere d’arte: amante della natura e di ciò che lo circonda, sa catturare la bellezza con pennellate vivaci e forme creative”. O infine un “Esploratore di mondi”, la personalità di chi “ma immergersi in mondi fantastici e intraprendere nuove avventure, adora aiutare gli altri ed entrare in empatia con i personaggi delle sue storie preferite”. L’attività ha lo scopo di stimolare i lati artistici e creativi dei bambini – aggiungono gli organizzatori – rendendo l’esperienza di visita maggiormente partecipativa e immersiva.
La mostra cade nel 130esimo anniversario della nascita dell’artista e rimane in Villa reale fino al 5 maggio: prodotta da Sm.Art, con la collaborazione del Consorzio Villa reale e Parco di Monza, la direzione creativa e di produzione di WeAreBeside e la curatela di Lola Durán Úcar, “presenta opere legate all’interesse dell’artista per la letteratura e all’amicizia che ha mantenuto per tutta la vita con scrittori, poeti e alcuni dei principali editori europei del secolo scorso”.