Non contenta del festival Libritudine, la città di Lissone ha deciso di lanciarsi in una nuova iniziativa culturale, impegnando la Biblioteca Civica e il Museo d’arte contemporanea in un mese all’insegna della comunicazione tra arte e letteratura grazie all’allestimento di quattro progetti che sono esposti nei due edifici dal 23 giugno.
Il primo fa parte della serie “La scultura interroga la pittura” ed è ormai giunto al suo terzo appuntamento: una micro-mostra che si propone di creare un dialogo tra due ambiti artistici , obbligandoli a “guardarsi negli occhi” e lasciando che il soggetto scultoreo commenti l’opera pittorica che ha davanti come se ne fosse il critico. Si crea così una connessione anche tra l’artista contemporaneo,autore della scultura, e il maestro il cui quadro fa parte della collezione permanente del museo. Fino al 28 luglio si troveranno a fronteggiarsi “Camel” di Valerio Adami e “Perrot player” di Nicola Bolla, due opere che,non a caso, sembrano intrattenere qualche rapporto di somiglianza nella loro geometria.
Il secondo appuntamento prevede la trasposizione in chiave grafica del progetto “so/stare”, evolutosi nell’anno precedente in un libro dal titolo “Isola Isole Insulae“ grazie alla collaborazione tra Remo Salvatori e gli studenti dell’Accademia delle belle arti di Brera, le cui tematiche vengono ora riproposte a nuovi artisti per essere sviluppate secondo diverse modalità. La riflessione nasce dall’idea della sosta, dell’incontro e della capacità,apparentemente banale, di rimanere fermi in un punto per un dato tempo in relazione alla donazione del 1920 dell’isola di Comacina da Alberto I del Belgio allo Stato italiano che poi l’ha affidata all’Accademia con scopi didattici e artistici. Anche questa mostra terminerà il 28 luglio.
“IndexG” è il nome della terza serie espositiva collegata al mondo dell’editoria, in concordanza con il tema dell’iniziativa. In contemporanea ai due progetti precedenti, saranno infatti esposte opere delle Edizioni Drago: volumi pubblicati negli ultimi otto anni a firma di Roberto Alajmo, Erri De Luca & Fabio Pierangeli, Federico De Roberto, Raffaele La Capria, Paolo Nori, Maurizio Padovano, Gabriele Tinti, Frederic Tuten. Ad ogni libro sarà associata un’opera grafica e/o una tavola originale di Lucio Del Pezzo, Giosetta Fioroni, Fausto Gilberti, KRM, Mimmo Paladino, William Marc Zanghi.
L’ultima mostra proposta, “Alfabeto22”, avrà durata leggermente inferiore, fino al 7 luglio, e sarà l’unica ad avere come sede a biblioteca e non il museo. Si tratta del progetto che maggiormente rappresenta il connubio tra arte e letteratura che gli organizzatori si propongono di raggiungere: la bacheca allestita appositamente al pian terreno della biblioteca ospiterà infatti 21 volumi scelti tra libri d’artista e pubblicazioni rare o in edizione limitata, selezionati in modo che le lettere del loro titolo ricompongano l’alfabeto italiano. Naturalmente nasce a questo punto qualche perplessità riguardo al titolo: niente paura, non vi siete persi una lettera alle elementari. La Lettera 22 è la celebre macchina da scrivere di Marcello Zizzoli prodotta dalla Olivetti di Ivrea nel 1950, simbolo delle nuove prospettive grammaticali a cui la lingua può aprirsi.