Libri, un incontro padre-figlia: a Meda la “Tempesta” di Camilla Ghiotto

Ha fatto il tutto esaurito a Meda la presentazione di “La Tempesta”, il primo romanzo della 23enne Camilla Ghiotto.
Meda libro Tempesta: assessore Fabio Mariani, Camilla Ghiotto, Giacomo Mazzariol e Antonio Oleari
Meda libro Tempesta: assessore Fabio Mariani, Camilla Ghiotto, Giacomo Mazzariol e Antonio Oleari

“La Tempesta”, il primo romanzo della 23enne Camilla Ghiotto, nei giorni scorsi ha richiamato una gran folla che ha esaurito tutti i posti a disposizione in sala Pertini di palazzo municipale a Meda. Al fianco della scrittrice hanno dialogato Giacomo Mazzariol e Antonio Oleari. Pubblicato per i tipi di Salani (348 pagine), era stato presentato da Alberto Galla nell’ambito dei titoli proposti dagli “Amici della domenica” al premio Strega 2023.

Libri, un incontro padre-figlia: com’è nato il libro “Tempesta”

Un incontro padre-figlia, un padre di 92 anni e 17 lei. Nel suo libro Camilla Ghiotto ha dato voce con sensibilità a una generazione consapevole di dover combattere battaglie diverse da quelle del passato, ma non meno decisive. Perché la libertà non si conquista mai una volta per tutte.
Non si tratta di un semplice memoir o di un romanzo di formazione, come ce ne sono tanti – è stato detto – ma di un vero e proprio percorso alla ricerca della propria identità attraverso una scansione dei capitoli che alterna le vicende del padre ventenne partigiano, attingendo a documenti originali, a quelle della protagonista“. 

Libri, un incontro padre-figlia: scritto ambientato tra il 1944 e la fine della guerra

Uno scritto prezioso ambientato tra il 1944 e la fine della guerra, in cui le pagine del presente si alternano con quelle di quel diario. Un padre che Camilla non ha mai conosciuto giovane, che quand’era piccola si vergognava fosse così diverso da quello delle sue compagne e che ora è il maestro che porta dentro di sé.

Sono nata quando mio padre aveva 74 anni – ha detto Camilla nel prendere la parola – ho voluto raccontare cosa significasse una relazione padre-figlia così anomala. Lui era verso la fine della sua vita, passava le giornate immobile, a leggere, seduto sul divano, mentre io ero una ragazza nel pieno della gioventù e dell’azione e avevo bisogno dell’esatto opposto, di ritmo, di movimento. Io l’ho conosciuto meglio dopo la sua morte“. 

Libri, un incontro padre-figlia: la storia dei manoscritti

Le è stato chiesto come sia venuta a conoscenza dei  manoscritti.Mio padre scriveva molto e dopo la sua morte ho trovato moltissimi testi tra i quali questo manoscritto. Molte di queste vicende le aveva raccontate a me e a mia madre. Le parti del libro ambientate durante la guerra sono così come lui le ha lasciate, scritte già in terza persona. Aveva raccontato l’anno che ha trascorso da partigiano. Avevo 17 anni quando li ho trovati, non li ho letti subito, ma quando avevo 19-20 anni e la cosa che mi ha colpito è che lui in quel periodo che racconta aveva 19 anni, la mia stessa età. È stato come conoscerlo da giovane per la prima volta e, dal punto di vista storico, ho potuto scoprire il periodo della resistenza attraverso i suoi occhi. Il manoscritto era nella sua ventiquattrore, dove teneva le cose più importanti per lui, insieme al Discorso sul metodo di Cartesio e all’Iliade che portava sempre con sé“.

Poi ha aggiunto: ”Mio padre amava molto l’Argentina dove ha vissuto 20 anni, e ci era  andato alla fine della guerra dove ha fatto moltissimi lavori e ha conosciuto, con suo fratello giornalista, Borges e Che Guevara che in un incontro al confine con la Bolivia gli ha chiesto tra l’altro anche della resistenza italiana e del metodo di lotta“. Tempesta , è un romanzo, non un diario personale in cui Camilla Ghiotto ha incontrato suo padre come non era mai accaduto.

A dare il benvenuto agli ospiti e a tutti i presenti l’assessore alla cultura Fabio Mariani, tra il pubblico anche il sindaco Luca Santambrogio.