Per arrivare fino a Lupo Alberto bisogna partire da lì, per esempio: un secolo fa, proprio mentre il mondo decideva di tirarsi addosso un po’ di bombe e di spararsi in faccia affondando nel fango, c’era anche chi voleva regalarsi un po’ di immaginazione, sotto l’albero. Un natale agrodolce come quello di Schizzo di Attilio Mussino, che nei sogni delle feste del 27 dicembre 1914 sul Corriere dei Piccoli pensava di potere risolvere la guerra con un gran panettone da distribuire ai soldati in battaglia.
«Alla sera natalizia Schizzo s’agita anche a letto preso ancora dalla delizia del lietissimo banchetto – esordiva la striscia di copertina del numero 52 della rivista -. Ma che s’ode? Un tafferuglio? Ecco qua, intorno alla terra tante genti – oh che garbuglio! S’accapiglian tutte in guerra»: il sogno di un dei celebri personaggi del Corriere di un secolo fa si ferma al risveglio, al buio. «E apre gli occhi stupefatto nelle tenebre più nere. Ma felice ei pensa: ho fatto al mondo il mio dovere!»
I sogni agrodolci di Schizzo in tempo di guerra saranno in mostra a partire da sabato, all’arengario di Monza, dove per la seconda volta la Fondazione Carlo Fossati e il Comune daranno vita a “Raccontare il Natale”, la mostra di fumetti e illustrazione dedicati al periodo delle feste con cui la fondazione riesce a trovare saldi alleati nelle migliori matite italiane.
Come quella di Silver, ovvero Guido Silvestri, l’autore – appunto – di Lupo Alberto. È lui ad aver travestito il suo lupo azzurro da Babbo Natale apposta per la mostra di Monza, che conta anche sul sostegno di Wow Spazio fumetto di Milano, di Brianza Lug e della media partnership del Cittadino. L’edizione 2014 è dedicata al mito di Babbo Natale e al presepe e l’arco temporale va dall’Ottocento a oggi. «La mostra scorre tra immagini di ogni epoca – preannuncia la Fondazione – alla scoperta di personaggi e testate del lontano passato per arrivare ai Simpsons, alle Sturmtruppen di Bonvi e alla Pimpa di Altan, con personaggi Disney natalizi perfino nei francobolli. Per la prima volta vengono esposti anche gli storici “promo” originali delle storie natalizie a strisce di Disney, destinate ai quotidiani, con Babbo Natale accanto a Pinocchio o a Semola (“La spada nella roccia”), reperti conservati nel fondo dell’Archivio Metropolis della Fondazione Fossati a Monza.
Da quel fantastico pozzo dei desideri a fumetti dell’archivio arriva gran parte del materiale originale che compone la mostra dell’arengario, arricchita dai lavori degli autori che hanno deciso di collaborare con l’iniziativa producendo disegni nuovi: Giuliana Maldini, Manlio Truscia, Maria Grazia Quaranta, Carlo Squillante, Marilena Nardi, Sandro Dossi, Elena Terrin, Bruno Bozzetto, Margherita Allegri e Alberico Motta.
E non sono le loro illustrazioni per Monza le sole sorprese dell’edizione 2014: all’arengario anche i presepi di carta costruiti sulla base di fogli di gioco del passato, disegnati anche da grandi autori come Sergio Toppi e Grazia Nidasio. E per gli amanti dei Lego – ma chi non lo è – due grandi diorami realizzati con i mattoncini più famosi del mondo realizzati dall’associazione Brianza Lug: un grande villaggio invernale e il villaggio di Babbo natale al Polo nord su superfici di alcuni metri quadrati.