Come sarebbe uno dei più noti brani del folklore romagnolo riarrangiato in chiave jazz? A proporlo in “Casadei Secondo (me)”, prossimo appuntamento di Lampi, in calendario sabato 28 febbraio al Teatrino di Corte della Villa Reale, ci ha pensato Simone Zanchini, fisarmonicista jazz, anzi il primo musicista ad essersi diplomato in fisarmonica classica al Conservatorio Rossini di Pesaro.
Erano i primi anni Novanta e Simone Zanchini, originario delle colline riminesi, nato con la fisarmonica addosso aveva deciso di emancipare uno strumento, molto amato, ma sempre legato ad un repertorio folkloristico. E così è stato.
Oggi è un fisarmonicista jazz, il fisarmonicista di riferimento della Scala di Milano. Tre anni fa l’insolita proposta: rivisitare Secondo Casadei, il mitico Casadei. Una proposta importante e impegnativa. A farla il Ravenna Festival.
«Ci ho pensato per due mesi – ha raccontato Zanchini – dopo aver studiato e lavorato tanto per sdoganare la fisarmonica come strumento non solo legato al folklore rischiavo di farmi un’autorete».
Alla fine ha accettato la proposta che è diventata una sfida. È nato così Casadei Secondo con l’aggiunta di una parentesi che ne sottolinea l’originalità. «La sorgente del progetto – ha sottolineato ancora Zanchini – è naturalmente il folklore, ma il risultato è un concerto jazz. Si ascolta jazz e chi conosce i brani completamente ri-arrangiati è come se avesse, per così dire, dei link in più, ma il concerto non è legato alla terra di Romagna».
Il debutto, il primo luglio del 2013 fu un successo. Inaspettato (forse). Fortunatamente anche registrato da Radio Rai e proprio quella registrazione è diventato un disco di prossima uscita. Della serie: buona la prima. Anzi ottima. E così il progetto è andato avanti e dalla terra di Romagna è stato proposto anche oltre Po, e non solo. Sempre con grande successo. «Era un’operazione rischiosa dal punto di vista musicale e soprattutto bisognava trovare il giusto equilibrio tra il rispetto della tradizione e modernità e innovazione».
Ad affiancare Simone Zanchini un gruppo di esperti musicisti quali: Stefano Bedetti ai sassofoni, Stefano Senni al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria. Ma non è finita qui.
Il concerto di sabato che eccezionalmente verrà proposto in doppio appuntamento, uno alle 19 e uno alle 21, verrà preceduto da un mini concerto di Eloisa Manera, violinista e compositrice, cresciuta nel vivaio musicale di Musicamorfosi. La rivista Musica Jazz l’ha inserita nel catalogo delle 10 donne che cambieranno il jazz. Biglietto unico, con prevendita 15,60.