Riparte in nome della “Grande Bellezza” la stagione di Lampi. Il film di Paolo Sorrentino diventa spunto e occasione per riscoprire le musiche di David Lang sotto una veste diversa con cori e dj set ospiti sabato 17 al Teatrino di Corte della Villa reale e poi ancora domenica 18 gennaio nel C-Day del Parco delle Culture di Desio, dalle 16.30 alle 19 sul piano nobile della villa Tittoni. Un progetto nuovo ideato da Saul Beretta per Musicamorfosi che prende le mosse dal film italiano premio nobel 2014, ma soprattutto da quelle musiche di David Lang e da un incontro casuale con il violoncellista Francesco Dillon e un’affinità d’intenti che li ha portati ad unire e fondere le idee.
«Con Saul Beretta avevo collaborato già in passato» ha raccontato Francesco Dillon (nella foto di Elisa Cladana), talentuoso violoncellista protagonista, tra l’altro, di recente, al Teatro alla Scala di Milano con l’Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Susanna Mallki «Chiamati da Mario Brunello per un progetto di musica sulle Dolomiti. Da allora non era più capitato di incontrarci, fino ad un anno fa, circa, quando abbiamo capito che stavamo lavorando entrambi sulle musiche di Lang, compositore americano post-minimalista che aveva scritto da diversi anni quelle musiche poi scelte come colonna sonora del film di Sorrentino e balzate prepotentemente all’attenzione». «Per il progetto di Musicamorfosi pensavo in realtà di registrare delle basi ma l’incontro con Dillon ha arricchito la proposta» ha spiegato Saul Beretta.
E così sabato sera al teatrino di corte (dalle 21) e poi ancora domenica pomeriggio in villa Tittoni, ci sarà lui: Francesco Dillon, che lascia la sua Firenze per approdare a Monza nella prima uscita ufficiale dell’anno che sicuramente lo vedrà protagonista nei maggiori teatri di tutta Europa. «Quella di Lang è solo uno dei brani del progetto “La grande bellezza” ci sarà anche un pezzo di Anna Clyne, giovane compositrice americana, un altro di Juste Janulyte, coreana e infine la mia versione di Hanacpachap cussicuinin, composizione peruviana del 1622» ha spiegato Francesco Dillon. Accanto al suo violoncello, le voci femminili di Corclerù, i corpi mobili di Schuko e il dj set di Fana. Ensemble totalmente femminile, diretta da Roberta Mangiacavalli, i Corclerù possano contare sulle voci soliste di Giulia Mariani, Sara Fiorendi, Nicla Vena, Laura Zappa, Cristina Gratton, Jessica Kovacic, Serena Capici e Laura Camarda. Il dj set è affidato a Stefano Greco, producer, tecnico del suono e dj di Milano. Autore di diversi brani originali per compagnie di danza e teatro. Completano la varia gamma di proposte la compagnia di Schuko che, come vuole ricordare il nome “è una presa elettrica”, una performance che attraverso il corpo trasmettono energia e comunicano. Il tutto shakerato abilmente per esaltare “La Grande Bellezza”. Sold out lo spettacolo al Teatrino. Dieci euro l’ingresso In villa Tittoni domenica 18, alle 16.30.