Una stella s’accende e una tramonta. La Guida Michelin 2020 ha emesso i suoi verdetti: ha assegnato tre stelle al Mudec di Milano di chef Enrico Bartolini , l’ha tolta al Pomiroeu di Seregno che resta tra le pagine con il Piatto Michelin. La nuova edizione della «rossa» è stata presentata al Teatro municipale di Piacenza.
Festeggia quindi Bartolini, che ne ha conquistata una seconda anche nel suo locale veneziano “Glam”. Un autentico collezionista, di cucine e di riconoscimenti: il toscano quarantenne (classe ’79) nel 2010 aveva portato una stella al Devero Ristorante di Cavenago Brianza. E nel novembre 2016 la Michelin gli aveva assegnato quattro Stelle contemporaneamente, due a Milano, una a Bergamo e una a Castiglione della Pescaia (in tre ristoranti aperti quasi contemporaneamente). Diventano undici gli chef tristellati in Italia, 35 con due stelle, 374 i ristoranti con una stella.
A Tre stelle c’è sempre il caratese Enrico Crippa al Piazza Duomo di Alba.
Nel firmamento non brilla più Seregno: la guida ha tolto il riconoscimento a chef Giancarlo Morelli del Pomiroeu, in via Garibaldi dal 1993. È menzionato ora con il “Piatto” per prodotti di qualità e abilità dello chef, cucina creativa e la lista dei vini particolamente interessante.
In Brianza Piatto Michelin per il Derby Grill di chef Fabio Silva a Monza , il ristorante dell’Hotel de la Ville, per l’Osteria della Buona Condotta di chef Matteo Scibilia a Ornago, per La Brughiera a Senago
A Viganò, in provincia di Lecco, conferma per Pierino Penati (una stella) e piatto per l’Antica Trattoria del Gallo. Ad Albavilla, in provincia di Como, stella confermata al veranese Mauro Elli chef di il Cantuccio.
IL METODO DELLA GUIDA MICHELIN
(* notizia aggiornata con la stella confermata di Elli)