All’interno di “Terra Mater festival” in corso di svolgimento a Saronno dal 1 settembre al 4 ottobre, l’artista seregnese Luigi Belicchi, d’intesa con monsignor Armando Cattaneo, già vicario episcopale della zona V e per oltre 20 anni coadiutore nella comunità della basilica san Giuseppe di Seregno, hanno predisposto una mostra dal titolo ”Laudato Sì. Effervescente naturale”, che si inaugurerà venerdì 9 settembre, alle 18, all’istituto Padre Monti di via Legnani a Saronno. Un tandem artistico Belicchi-Cattaneo, che ha già riscosso grande successo lo scorso marzo a Milano con una mostra alquanto originale dal titolo “ Il Crocifisso alla maniera di 22 maestri del Novecento interpretano la Croce”, che si era svolta nella chiesa di San Carlo al Lazzaretto di via Lecco.
La mostra di Belicchi, monsignor Cattaneo: “Comunica con le immagini”
“La coloratissima mostra Laudato Sì”– ha spiegato monsignor Cattaneo– è composta da venti opere dipinte a mano da Luigi Belicchi, grafico-pittore, ciascuna con un titolo in stile fumetto. Una mostra comunica con le immagini. Questa si esprime con il linguaggio contemporaneo della pop art, amata soprattutto da ragazzi e giovani. È dedicata proprio a loro! Illustra l’enciclica di papa Francesco Laudato Sì, apprezzata nel mondo come “Il manifesto” dell’ecologia integrale: facile, completo, concreto, decisivo per la sopravvivenza dell’umanità. La visita risulta piacevole e divertente. Lo spettatore, si mette in gioco positivamente”.
L’artista seregnese Belicchi: “Ispirato dalla pop art americana”
Il seregnese Luigi Belicchi ha affermato: “è la seconda collaborazione di tipo “artistico” che ho con il vulcanico monsignor Armando Cattaneo, dopo aver affrontato il tema della Croce. Monsignor Cattaneo aveva smesso le vesti di sacerdote per indossare quelle di un valido copywriter. Aveva preparato degli slogan per ciascuna opera, molto calzanti, creativi e ironici. A seguito del buon successo di quella mostra è nata l’idea di nuove tavole inerenti il tema dell’enciclica di papa Francesco, Laudato Si’. Già dal dicembre del 2021 con una mail mi esortava a immaginare come rendere in maniera visiva i tanti temi che compongono questa straordinaria enciclica. Ho preso una decina di giorni di tempo per leggere l’intero volume e a stretto giro ci siamo risentiti, il tempo necessario per poter pensare e suggerire idee e soluzioni”. L’artista ha così proseguito: “ho proposto la strada della Pop Art americana, quindi del mondo del fumetto e della pubblicità, un serbatoio di idee e immagini già stereotipate e di conseguenza molto semplificate e quindi memorabili. Ho individuato in particolare quattro artisti di questa corrente artistica, i più conosciuti: Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Robert Indiana e Keith Haring. Soprattutto quest’ultimo è stato una vera miniera di stimoli visivi“.