Terra vola in Irlanda. O meglio: la musica folk irlandese atterra al Binario 7. Aveva venti anni Fabio Rinaudo quando con un gruppo di amici decise di organizzare una band. Ad accomunarli la passione per la musica irlandese. Il nome? Birkin Tree. Saranno loro gli ospiti del prossimo appuntamento della stagione Terra in programma sabato 22 novembre, al Teatro Binario 7 di via Turati. Birkin Tree, suonava bene, alla base della scelta di quel nome nessuna spiegazione filosofica.
Un suono che è piaciuto. E continua a piacere. Perché i Birkin Tree, a distanza di oltre trenta anni, non solo continuano ad esibirsi, ma hanno studiato le musiche irlandesi ancor più da vicino, perfezionato la loro espressione musicale con strumenti tipici della terra di San Patrizio come il flauto traverso irlandese, il bodhran, tamburo a cornice, o un tipo particolare di cornamusa detta “uillean pipes”, o i whistles, “fischietti” un po’ particolari. Fabio Rinaudo c’è sempre, ma la formazione, da quell’ormai lontano 1982, ha subito tanti cambiamenti. Ad affiancarlo nei Birkin ora ci sono: Michel Balatti, Fabio Biale e Claudio De Angeli.
«Io ho avuto la fortuna di trasformare quella che era la mia passione in una vera e propria professione – ha continuato Rinaudo – . Quando sono nati i Birkin avevo venti anni e non ero mai stato in Irlanda. Mi affascinava quella terra, come affascina ancora adesso molti giovani per quello spirito di libertà capace di trasmettere, quello spirito atlantico e quelle suggestioni romantiche che posso offrire i suoi paesaggi». E ha aggiunto: «Il mio primo viaggio in Irlanda risale al 1987. La passione si è rafforzata così come il desiderio di conoscere più a fondo le tradizioni e la musica. L’Irlanda è uno dei paesi in cui la tradizione folk è radicata ancora adesso in modo molto forte». Quell’albero dei Birkin che aveva messo radici ha iniziato a crescere ed ora, a distanza di più di trenta anni i Birkin Tree possono essere, a ragione, essere considerati la più importante band italiana di irish music.
All’attivo nel loro ricco curriculum ci sono qualcosa come millesettecento concerti in Italia ed in Europa. Unica formazione italiana e una delle pochissime in tutta Europa che si esibisce regolarmente in Irlanda. «La nostra musica è molto apprezzata anche dagli irlandesi – ha continuato Rinaudo – e questo per noi è una grande conferma della serietà delle nostra ricerca». Recensioni lusinghiere da parte della stampa nazionale e non solo con un ottimo sesto posto sesto posto nella classifica dei World Top Ten del 2003 stilata dalla rivista Folk World. Quattro dischi all’attivo: Continental Reel (1996), A Cheap Present (1999), 3(three) (2003) e Virginia (2010) e tante collaborazioni illustri con alcuni dei più importanti artisti irlandesi: da Martin Hayes & Dennis Cahill, ai Chieftains , passando Seana Davey, Michael Queally e Michelle O’Brien. Biglietto 12 l’intero, 10 il ridotto. Si inizia alle 21.