Difficile credere che qualcuno possa avere conosciuto Loredana Limone senza quel grande, contagioso sorriso che regalava a tutti. Impossibile pensare di non ricordarla altrimenti che così. È morta sabato 8 dicembre a 57 anni di età la scrittrice napoletana che aveva incantato i suoi lettori con la saga di Borgo Propizio: a vincerla, l’ennesima recidiva della malattia di cui non aveva nascosto nulla ai suoi fan attraverso i social.
Viveva a Cernusco sul Naviglio dopo essersi trasferita dalla Campania e aveva iniziato a frequentare Monza nei primi anni Duemila con i laboratori di scrittura gastronomica. Nel 2012 aveva pubblicato il primo capitolo della saga di “Borgo Propizio”, un piccolo paesino immaginario nelle cui strade e case si incastrano e incrociano le vicende di decine di coprotagonisti. Il romanzo ha avuto due seguiti, questa volta con Salani: “E le stelle non stanno a guardare” nel 2014 e “Un terremoto a Borgo Propizio” un anno dopo. Solo pochi mesi fa, prima dell’estate, aveva organizzato un fortunato weekend letterario a Monza con la presentazione di libri in bar e locali del centro.