L’idea di dare una voce al futuro è nata negli Stati uniti negli anni Ottanta, quando iniziava la montata lattea della svolta definitiva prima del cambio di millennio: là c’era la Silicon Valley che avrebbe sostituito in tutto il mondo la tecnologia per come la si conosceva.
Le voci per il futuro le hanno chiamate Ted – Technology Entertainment Design – prima di diventare il palco per i migliori interpreti dell’innovazione, sotto qualunque aspetto. Sono conferenze internazionali in cui i protagonisti dei migliori, gratuitamente, raccontano che cosa hanno fatto per rendere il pianete un posto migliore. E presto accadrà anche in Brianza.
La data è stata fissata: 15 febbraio 2020, quando al Theatro di Verano Brianza Andrea Lanfri (alpinista e atleta), Federico Frattini (docente universitario di organizzazione e innovazione), Ileana Boneschi (ostetrica e operatrice umanitaria), Laura Boella (professore ordinario di Filosofia Morale), Momcilo Jankovic (medico specializzato in ematologia e pediatria), Nico Acampora (educatore, imprenditore sociale e fondatore di Pizzaut), Paola Di Nicola Travaglini (giudice), Paolo Nespoli (astronauta), Patrick Trancu (Ceo e senior advisor di TT&A Advisors) spiegheranno al pubblico che cosa hanno realizzato, o stanno realizzando, per rendere il mondo un posto migliore e soprattutto, dato il tema dell’edizione Brianza, “aperto a”.
I talks (conferenze) di Ted devono rispettare parametri precisi: essere resi pubblici sulle piattaforme di condivisione, essere non profit come la realtà internazionale che li organizza o autorizza, aggiungere contenuti a un confronto internazionale sullo sviluppo come hanno fatto in passato Bono Vox, Bill Clinton, il premio Nobel James Dewey Watson, Norman Lear, il fisico Murray Gell-Mann, il cofondatore di Wikipedia Jimmy Wales o i cofondatori di Google Sergey Brin e Larry Page e ancora Bill Gates.
L’idea fondamentale dei Ted è riassunta in “ideas worth spreading” (cioè “idee che val la pena diffondere”) e il progetto ha sede tra New York e a Vancouver, in Canada. A tessere le fila del progetto brianzolo, che porta al debutto delle conferenze sul territorio, c’è il lissonese Marcello Arosio, ricercatore universitario specializzato in “Disaster Risk Reduction” che ha studiato a Pavia e ha lavorato per le Nazioni unite in Vietnam.
“Il tema scelto per l’esordio di TedxBrianza è Open to – scrivono gli organizzatori – dedicato alle persone che vivono in Brianza, un territorio che supera luoghi comuni e classificazioni anagrafiche per uscire dalla mentalità che l’ha caratterizzato in passato e che oggi, grazie a una miscela di spirito e coraggio di osare, può considerarsi definitivamente simbolo di una realtà cosmopolita che vuole andare oltre ogni barriera territoriale sfruttando il potere delle idee”. Per iniziare a prendere contatto con il progetto si può partire dal sito tedxbrianza.com: la missione “ambiziosa”, si legge, è “andare oltre i luoghi comuni aprendo la mente, superare gli schemi e aprirsi al nuovo. Non solo per capire il futuro, ma per esserne parte”.