Cesano Maderno, l’ex asilo di via Riccione rinasce con “Shaula” (video)

L'associazione riunisce pakistani e senegalesi che popolano il quartiere della Snia e propone servizi di taglio educativo, con un'attenzione allo sport
Uno degli spazi dell’ex asilo di via Riccione, appena risistemato

L’ex asilo di via Riccione a Cesano Maderno rinasce con l’associazione “Shaula“, che offre una possibilità di aggregazione, incontro, servizi e anche didattica per tante famiglie senegalesi, pakistane e tutte le altre etnie non italiane che negli ultimi anni hanno popolato il quartiere Snia. La scuola materna era semiabbandonata da diversi anni, ora da qualche mese ha ricominciato a brulicare di bambini e genitori, grazie alla convenzione firmata con il Comune di Cesano Maderno.

Associazione “Shaula”: in funzione un doposcuola per le primarie

Il presidente, Amadou Ndyaie Makhtar, senegalese, e Nazawaz Shaid, vicepresidente dal Pakistan, in collegamento con le famiglie del quartiere hanno messo in piedi un servizio di doposcuola riservato per il momento ai ragazzi delle scuole primarie, organizzato in base a programmi pensati e dedicati a ogni singolo studente, in funzione delle sue personali esigenze didattiche. Il tutto, avvalendosi di personale docente in pensione ma anche di insegnanti in servizio, presso la scuola elementare Mauri. Sono già una trentina gli scolari che già prendono ripetizioni delle materie in programma.

Associazione “Shaula”: proposte anche realtà sportive

Importante novità di quest’anno, in attesa dell’inaugurazione ufficiale del plesso, che sarà fatta fra qualche mese, è il servizio di ripetizioni allargato anche alle scuole medie. Per Makhtar e Nazawaz si tratta di un importantissimo progresso nelle attività di base, che non si limitano alla fase didattica: sono state costituite due associazioni il Brianza Cricket Club, per dare libero sfogo a uno degli sport più amati dalla popolazione pakistana e che spesso non ha luoghi e società per poter essere esercitato. Un altro sodalizio raduna gli appassionati di volley pakistano, che differisce da quello tradizionale per l’utilizzo di una palla più piccola, più dura e l’assenza della tecnica del “bagher” basso, che non è contemplato nelle regole del gioco.