C’è Schiscèta, il gioco da tavolo della cucina di Monza e Brianza

Un gioco da tavolo, anzi da tavola, per riscoprire la cucina brianzola: ecco Schiscèta.
Il gioco da tavolo Schiscèta

Per molti è sempre stata un’abitudine, quella di portare da casa il pranzo in ufficio o sul luogo di lavoro. Ora che è più una moda che una necessità, alcuni addirittura si servono del termine inglese “lunch box” per indicare il contenitore in cui riporre il cibo.
Ma per i milanesi e per i brianzoli resta e resterà sempre “schiscetta”. O “schiscèta”. Ed è proprio alla felice invenzione del brianzolo Renato Caimi (fondatore, con il fratello Mario, della Caimi Brevetti) che “Demoela. Giochi da tavolo” (demoela.it) ha dedicato una delle sue ultime creazioni.

La Schiscèta in 110 carte

Con le 110 carte a disposizione i giocatori devono ottenere il maggior numero di punti “cucinando” alcuni piatti tipici: ogni partecipante, quindi, deve collezionare tutti gli ingredienti necessari. “Ci siamo concentrati su un possibile menù, dall’antipasto al dolce – racconta Michele Lissoni, autore del gioco con Simone Riggio, Laura Cozzi e Alessandro Valera – Tra gli autori e i soci della cooperativa chi, come me, è brianzolo, ha coinvolto nonne e zie nella selezione dei diversi piatti, nella riscoperta degli ingredienti originali e nella definizione dei termini dialettali corretti. Sono brianzoli anche gli illustratori e i grafici del gioco”.

Le carte di Schiscèta

I classici della cucina brianzola e la Schiscèta

Dai formaggini di Montevecchia al risotto alla monzese, passando per la büsèca e la cassœula fino alla torta paesana: nulla è lasciato al caso e i più arditi possono anche cimentarsi nell’abbinamento di vini.
“Abbiamo deciso di dedicare un altro gioco al nostro territorio dopo il successo che, un paio di anni fa, abbiamo ottenuto grazie a Brianza. Ciàpa sü e porta a cà – prosegue Lissoni – ‘Schiscèta’ è molto più semplice, adatto anche ai più piccoli”. Divertimento, educazione e condivisione i valori che Demoela intende promuovere, sempre attenta alla riscoperta delle tradizioni e alla diffusione delle peculiarità culturali delle diverse regioni d’Italia. “Siamo editori di giochi. Oltre a quelli espressamente rivolti ai gamer, ideiamo giochi territoriali rivolti a un target differente: quello delle famiglie. Ci piace l’idea di riunire le persone attorno a un tavolo e farle divertire. Complici anche il lockdown e la pandemia, in molti hanno riscoperto il piacere dei giochi da tavolo”.

Michele Lissoni

‘Schiscèta’ è una delle ultime creazioni della cooperativa genovese: è sul mercato da poco, ma è già riuscita a ricevere una recensione d’eccezione: quella di Renato Caimi in persona.
“Il nostro omaggio alla sua invenzione l’ha lasciato stupefatto: così ci ha detto poco tempo fa, lasciando a quel punto stupefatti anche noi. Ci ha fatto molto piacere”.

Per chi fosse a digiuno di cucina brianzola, può intanto iniziare ad avvicinarsi alle sue pietanze su demoela.it: gli autori hanno dedicato una pagina ad “approfondimenti sul dialetto, sulla storia e sulle curiosità legate ai piatti più famosi della tradizione”, accompagnati dalle ricette “per replicarli perfettamente”.