Quasi ottomila multe (7.751) per la Ztl a Lissone nel 2017, oltre 1.200 in soli tre mesi per quello che è ormai stato ribattezzato “semaforo killer” (in tema di sanzioni) di Meda. Sono i numeri diramati dalle due amministrazioni comunali brianzole nei giorni scorsi. Più di 900 a Lissone le sanzioni per mancata revisione: in generale il Comune, dagli accertamenti al Codice della strada, ha introitato nel 2017 circa 1 milione 900mila euro.
«Nessuna vessazione» secondo la polizia locale di Lissone: si tratta di azioni di accertamento fondamentali al raggiungimento di obiettivi di sicurezza e prevenzione. Nel prossimo futuro andranno ad aggiungersi nuovi interventi. «Prevediamo evidentemente un plausibile, ulteriore incremento delle sanzioni nel momento in cui andrà a regime il nuovo appalto per la gestione delle strisce blu che modificherà l’attuale sistema, estendendo fino a 1180 i posti regolamentati con i parcometri e che introdurrà una doppia corona di parcheggi con tariffe differenziate». Oggi le strisce blu a Lissone sono 691.
Circa la Zona a Traffico Limitato del centro storico, ancora oggi contestata da alcune categorie di esercenti, la polizia locale fa sapere che il dato relativo ai passaggi non autorizzati “è fisiologico”, ovvero tra i 15 ed i 20 accessi giornalieri. «Negli ultimi 3 mesi abbiamo conteggiato 1.339 passaggi di mezzi, in 210 casi si tratta di veicoli intestati a lissonesi».
A Meda invece continua a tenere banco la notizia della valanga di multe fatte all’incrocio di via Cadorna e via Francia: dal primo ottobre al 31 dicembre 2017 il numero delle sanzioni certificate è stato di 1.212. Tutte multe comminate a chi è passato con il semaforo rosso ed è stato ripreso dal dispositivo telematico.
C’è chi di multe ne ha prese più di una, un signore ne ha prese addirittura otto. Allo stesso incrocio, invece, sono state 128 le sanzioni certificate agli automobilisti che hanno superato la striscia trasversale. All’incrocio di via Indipendenza via Lombardia, regolamentato con lo stesso sistema telematico, le multe sono state molte meno: 136 in tre mesi. A fornire i dati è stato Valter Brigantini, Comandate della Polizia Locale, che ha ribadito ancora una volta la pericolosità dell’incrocio di via Cadorna.
I numeri non corrispondono con quelli che gli automobilisti avevano diramato nei giorni scorsi, che variavano da 1.500 a 1.900 sanzioni. Tuttavia più di 1.200 multe registrate a un solo incrocio, è comunque un numero alto. «Una settimana fa ho ricevuto una multa di 180 euro che veniva ridotta se pagata entro cinque giorni più la decurtazione di 6 punti della patente, perché si dichiarava che in via Francia, alla guida della mia auto, passavo con il rosso – ha raccontato un automobilista – Il pomeriggio stesso ho ricevuto un’altra multa per lo stesso motivo e nella stessa via mentre ero alla guida del camion aziendale.Mi hanno spiegato che: “in quel punto, se sei fermo al semaforo o al passaggio a livello e con la parte frontale del veicolo superi la linea di arresto, scatta automaticamente la sanzione per passaggio con il semaforo rosso”.»
«È giusto che chi sbaglia paghi. Ma alcune domande meriterebbero una risposta: perché non si è prontamente intervenuti quando si è visto un picco così alto di multe? – si domanda il capogruppo consiliare del “Polo Civico” Vermondo Busnelli – Non si poteva intensificare la presenza di vigili sul posto per scoraggiare comportamenti scorretti, che comunque vanno rilevati? Non si poteva dare un’informazione sul numero anomalo ed esagerato di infrazioni videoregistrate ed educare a una maggiore attenzione? Non si poteva comunicare le infrazioni in tempi più rapidi ai conducenti così che non ripetessero più volte la stessa infrazione? Credo che non sia stato dato un buon esempio di applicazione del controllo, più punitivo che educativo. Seguiremo con attenzione come saranno spesi i soldi incassati dal Comune con questa nuova, grossa e straordinaria entrata, chiedendo che siano utilizzati tutti per migliorare la segnaletica, la sincronizzazione dei tempi semaforici con i passaggi a livello e la sicurezza stradale a vantaggio dei cittadini medesi, a partire dai punti più pericolosi.»