Vitello scappa e finisce nel fiume Seveso

VIDEO - Lentate sul Seveso avrebbe dovuto essere al centro dell’attenzione con la manifestazione “Lentate Agrialimenta”. Protagonista suo malgrado è diventato un vitello di 6 mesi in fuga e finito nel Seveso: nonostante l’imponente spiegamento di soccorsi, la storia non ha un lieto fine.
I soccorsi a Lentate sul Seveso per il recupero (fallito) di un vitello in fuga
I soccorsi a Lentate sul Seveso per il recupero (fallito) di un vitello in fuga Cristina Marzorati

Lentate sul Seveso per un giorno avrebbe dovuto essere al centro dell’attenzione del mondo agricolo. In occasione della manifestazione “Lentate Agrialimenta”, in calendario domenica 13 settembre ai giardini pubblici di viale Italia a Camnago, era previsto anche l’arrivo del ministro alle politiche agricole, Maurizio Martina. L’esponente del Governo non si è visto. Invece, suo malgrado, protagonista è diventato un vitello di 6 mesi del peso di qualche centinaio di chili.

Finito nel Seveso, fiume che scorre accanto al parchetto, per tentare di recuperarlo sono intervenuti quasi quaranta addetti ai lavori tra vigili del fuoco, carabinieri, polizia locale e provinciale, protezione civile e volontari della Croce Rossa.
Una corsa contro il tempo, il fiume era sempre più alto per la pioggia battente, terminata tragicamente alle 14.30, quando si è deciso di sopprimere l’animale.

Erano le 9.30 quando è partita la richiesta d’aiuto. L’ipotesi è che il vitello sia scappato da uno degli stand della fiera e quindi sia finito in acqua. I primi ad arrivare sul posto sono stati i pompieri di Lazzate, poi Seregno, il nucleo soccorso alpino speleo-fluviale da Milano e a ruota i sommozzatori dei pompieri. I vigili del fuoco sono scesi in acqua, ma il bovino ha continuato a correre sul letto del corso d’acqua tra Lentate e Barlassina, spaventato ha cercato di caricare il personale al lavoro.
Impossibile per la polizia provinciale utilizzare un narcotizzante, alla fine alla presenza di un veterinario dell’Asl si è proceduto all’abbattimento all’altezza dell’area artigianale di Barlassina. La carcassa dell’animale non è stata recuperata, era impossibile perché il fiume era sempre più alto e impetuoso alimentato da un violento nubifragio.