Non poteva non ricordare Giovanna Chinnici, crudelmente uccisa dal cognato lo scorso 23 ottobre, la marcia organizzata dal Comune di Nova Milanese in occasione della giornata internazionale contro la violenza di genere. Per fini pratici la marcia di è svolta sabato: partenza dal piazzale di via Oberdan e arrivo in piazza Gioia. Davanti alla casa di Giovanna Chinnici in via Magellano, uno striscione con scritto “Giovanna resterai la nostra luce, piena di energia e amore…tu e noi, tra terra e cielo. Per sempre in contatto”.
Violenza contro la donna: Nova Milanese in marcia ricordando Giovanna Chinnici, le piccole scarpe rosse in versione origami
Un tema quello della lotta alla violenza di genere, molto caro alla donna, educatrice d’infanzia nel comune di Cinisello e referente delle attività di psicomotricità al Circolo “E. Rossi” di via Togliatti. Era stata lei a realizzare delle piccolissime scarpe rosse con la carta (versione origami) che aveva trasformato in orecchini pendenti e aveva regalato alle sue colleghe. E proprio quelle scarpette sono diventate il simbolo della marcia di Nova per questo 25 novembre. Anche se quello di Chinnici non è stato un femminicidio, ma un vero e proprio omicidio. Lo hanno ribadito le sue amiche e lo ha ribadito anche il sindaco Fabrizio Pagani nel suo discorso.
«Il numero delle vittime di femminicidio quest’anno hanno già superato quota cento – ha sottolineato Pagani – troppi, non possiamo fare finta di niente. Le donne devono imparare a dire basta per tempo ad un amore che tale non è, e gli uomini devono imparare a non confondere l’amore con la possessività».
Presenti anche i familiari di Giovanna Chinnici. Poesie e testimonianze dei soci della Cascina Triestina e degli alunni del Comprensivo Margherita Hack hanno contribuito a rendere ancora più densa di significato una marcia che per Nova ha acquistato il sapore di un ricordo carico di commozione nei confronti della concittadina.