Nova Milanese sotto choc. Il delitto di mercoledì pomeriggio ha scosso la comunità intera. Per la modalità dell’esecuzione spietata, per i motivi futili e soprattutto perché la vittima, Giovanna Chinnici, era una persona gentile, disponibile e dal sorriso che faceva breccia. Ha perso la vita per fare da scudo alla figlia contro la quale si stava per scagliare il cognato Giuseppe Caputo, arrestato con l’accusa di omicidio e tentato omicidio.
Nova Milanese sotto choc, chi era Giovanna Chinnici uccisa dal cognato: i corsi di psicomotricità per bambini e il Tai Chi
Non era la prima volta che si accendeva la discussione in quella palazzina di via Magellano dove abitavano le tre sorelle e anche la madre, ma mai nessuno avrebbe pensato che potesse andare così oltre. Giovanna Chinnici, 62 anni dopo aver lavorato a lungo anche con i servizi sociali del Comune di Cinisello Balsamo, era in pensione da qualche anno così da potersi dedicare per più tempo alle sue passioni, tra le quali la psicomotricità e il Tai Chi.
«Collaborava con l’Arci da tanto tempo, venti anni forse – ha ricordato Milena Brioschi, presidente dell’Arci di via Togliatti – coordinava l’attività di psicomotricità per l’infanzia. Era lei che si occupava dei colloqui con i genitori dei bambini che chiedevano di seguire il corso per capire le reali necessità del bambino». Nella serata di mercoledì il direttivo dell’Arci ha pubblicato sulla sua pagina Fb un ricordo di Giovanna Chinnici: «Una persona dolcissima, amabile, intelligente, solare. Collaborava con il nostro circolo da anni. In questo momento non riusciamo ad esprimere con le parole il nostro dolore e la nostra profonda angoscia. Avremo modo di ricordarla nei prossimi giorni. Quello che abbiamo negli occhi è il suo immancabile e meraviglioso sorriso che era il suo biglietto da visita».
Nova Milanese sotto choc, chi era Giovanna Chinnici uccisa dal cognato: «Lascia un grande vuoto in ognuno di noi»
Un’altra grande passione, Giovanna Chinnici si era avvicinata alla pratica del Tai chi. «Ad ogni lezione mostrava continuo interesse per questa antica disciplina – ha ricordato il suo maestro Massimiliano Rozzoni – In estate, appena era libera da impegni familiari si precipitava a Giussano, era una mia allieva da tanti anni. La sua era una continua ricerca, poneva domande sempre interessanti che mi davano spunti di riflessione, giovedì scorso mi aveva chiesto se nella lezione successiva, in programma oggi, sarebbe potuta venire un’ora prima per poter condividere la pratica del Tai Chi con gli allievi intermedi. Lascia un grande vuoto in ognuno di noi».

Nova Milanese sotto choc, chi era Giovanna Chinnici uccisa dal cognato: il commento del sindaco
«Si rimane sbigottiti e sbalorditi – ha sottolineato il sindaco Fabrizio Pagani – pensiamo sempre che gli eventi accadano lontano da noi, ma quando ci toccano da vicino è davvero terribile. Non possiamo che esprimere la nostra vicinanza alla famiglia».