Violentò la ex in un casolare a Monza e ha rapinato un’anziana a Seveso: portato al Cpr per l’espulsione

Su disposizione del Questore portati al Centro permanenza rimpatri un 52enne di nazionalità marocchina e un 19enne tunisino
Polizia Monza
Polizia Monza

Due cittadini stranieri, un 19enne tunisino, con a carico precedenti per furto con strappo, e un 52enne di nazionalità marocchina, già noto sia per reati contro la persona che contro il patrimonio, sabato 14 gennaio sono stati collocati presso un Centro permanenza rimpatri di Roma in vista dell’espulsione dal territorio italiano. Il collocamento al Cpr è stato disposto dal questore della Provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio. Secondo quanto riferito dalla Questura, il 19enne tunisino, “giunto in Italia clandestinamente nel mese di giugno 2021 da subito si rendeva responsabile di un grave reato in concorso con altro connazionale, di furto con strappo ai danni di una anziana donna, oltre al possesso per uso personale di sostanze stupefacenti“.

Il 52enne responsabile di gravi reati, due condanne

Quanto al cittadino marocchino, è stato rintracciato venerdì 13 gennaio, durante un controllo straordinario del territorio a Monza in piazza Cambiaghi: “in Italia da numerosi anni, e già destinatario di altri provvedimenti di espulsione ai quali non ha mai dato esecuzione – specificano ancora dalla Questura – con a carico condanne per gravi reati sia per furto che per rapina, oltre alla condanna per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale“. Riguardo a questi ultimi l’uomo avrebbe “maltrattato e picchiato, in diverse occasioni, l’ex convivente, di nazionalità straniera, procurandole anche gravi lesioni“, con una condanna a 2 e 10 mesi e si sarebbe inoltre reso responsabile, di violenza sessuale e lesioni personali nei confronti di una cittadina italiana, a sua volta ex-compagna, in un casolare abbandonato di Monza (pena di anni 3 e 8 mesi con interdizione dai pubblici uffici).

Il 52enne responsabile di una rapina a Seveso a un’anziana

Scarcerato alla fine di novembre dalla Casa Circondariale di Cremona, “non era stato possibile accompagnarlo in patria in quanto positivo al covid” dicono dalla Questura. Nel frattempo l’uomo, il 13 gennaio scorso, a Seveso, aveva rapinato il cellulare a una 77ennedopo averla avvicinata e spinta violentemente contro un murosmartphone che, tra l’altro, aveva gettato poco dopo.